17 aprile 2008

Bresaola della Valtellina IGP

L'origine del termine "bresaola" è incerta. Secondo alcuni deriva da “brasa”, brace, con riferimento ai bracieri utilizzati anticamente per riscaldare e deumidificare l’aria dei locali di stagionatura; secondo altri il nome deriverebbe da un'espressione valtellinese che ricorda la "brisa", una ghiandola presente nei bovini, dal gusto saporito.


La Bresaola della Valtellina viene consumata cruda; è prodotta con carne di manzo, salata e stagionata, ma ne esistono anche versioni ottenute dal cavallo. Nel manzo si ricava dalle seguenti masse muscolari: fesa, punta d'anca, sottofesa, magatello e sottosso.

La materia prima viene salata a secco con sale, pepe ed erbe aromatiche, quindi fatta riposare in salamoia per un periodo che va dai 10 ai 15 giorni in vasche di legno o di acciaio, ad una temperatura di 4 ° C. Dopo essere stata lavata ed asciugata, la bresaola viene insaccata in budello naturale, fatta asciugare e stagionare in condizioni di temperatura ed umidità tali da determinare un lento e graduale prosciugamento del prodotto.

Tratto da www.bresaoladellavaltellina.com

Con questo ottimo prodotto si possono eseguire numerose ricette sbizzarendosi con la fantasia!

Me ne appunto alcune in modo tale da pubblicarle nei prossimi post:

1) Ricetta base: affettare la bresaola e gustarla
2) Carpacci vari
3) Risotto con bresaola e "formaggio"
4) Ravioli di brasaola
5) Cannelloni di bresaola
6) ...etc

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