18 febbraio 2007

Il Maggiolino

Metti una sera a cena.
Metti che una, anzi, due donne ti invitino a cena... che fare? Porto il mio fido amico e compagno di merende Chiodo.
Il ritrovo in periferia tra me, Chiodo, Mirella, Paola, Matteo (i conosciuti) e Jessica (sconosciuta). Arriviamo a Milano, Giambellino.
In loco di riunisce C.d.M., una Collega di Mirella, di cui non ricordo il nome.
Il locale è il Maggiolino, una specie di birreria dove servono cibo, piatti, bicchieri, ma non posate.
Esatto.
Si mangia con le mani (basta fare sesso con le mani, usiamole anche per qualcos'altro, diamnine!).
Il locale, una birreria normalèrrima, si presenta con qualche statua di cartapesta raffigurante cowboy e indiani d'america.
Una distesa di gusci di arachidi fa da tappeto a terra, infatti al tavolo, per ingannare l'attesa, vengono gettate delle arachidi per tutti che vengono immediatamente mangiate, e le bucce delle quali gettate in giro, in testa al chiodo, nella scollatura di Mirella, per terra.
Ordiniamo delle bruschette, birra per qualcuno, vino per qualcun altro, acqua per chi rimane.
Arrivano le bruschette, non le bevande.
Dopo le bruschette, peraltro mai mangiate con le posate in vita mia, ordiniamo grigliata mista per tutti.
Arriva la grigliata, francamente poca roba... che se a tavola fossimo stati con gente come Diego, Peppuzzo, e la congrega dei mangioni avremmo mangiato anche le ossa e il piatto.
Delle bevande nessun segno.
Dopo una serie di suppliche, e al punto in cui ormai della grigliata non c'era poi rimasto molto, ci vengono serviti birre, vino e acqua.
Meno male. Ero quasi disidratato dal sale delle patate fritte.
Esperienza nuova mangiare lo spiedino con le mani... proprio nuova!
C'è da dire che lo stinco, che dedico a Laura, mangiato a mano da una certa soddisfazione animalesca.
Come dessert opto per la Figassa.
La Figassa, come l'originale, va fruita leccandola da lì dove si trova, o in alternativa trafiggendola con il proprio organo riproduttivo.
Considerando che a tavola mi insegnano essere alquanto sconveniente passare il pene in mezzo ad una torta di meringa, pan di spagna, panna e fragole, opto per la leccata.
Con la maestria che da diverso tempo mi contraddistingue, lecco tutta la Figassa, che si presenta umida come l'originale, ma non così tiepida...
Ottima. Anche se non ha causato nessuna erezione.
Terminiamo con caffè e un tristissimo Bacardi Anejo.
Il conto, come atteso, di poco oltre i 25€.
Il locale, nel complesso abbastanza sporco, non offre cibo di ottima qualità, ma è divertente.
Diverte il magiare con le mani e la leccata di Figassa alla fine.
Al posto posso dare una sufficienza meritata, ma non oltre.
Alla compagnia, darei un "ottimo", meritatissimo.

6 commenti:

Chiodo ha detto...

ottimi gli spunti di riflessologia direi

Secco ha detto...

voglio la foto della figassa...

Lavrita Pochosky ha detto...

Grazie per la dedica ;-)

luca ge ha detto...

Qui ci si ripete...

Anonimo ha detto...

Secco la vuoi anche con le fragole adesso??sei proprio insaziabile!!
;-)

Secco ha detto...

ahahahhahahahahahhahahahahhahahahh

p.s. mi sono capottato!