30 dicembre 2006

Capodanno 2007

Auguriamo a tutti i lettori uno straordinario 2007!


LO STAFF di lericettedelsecco.blogspot.com

23 dicembre 2006

S.Natale 2006

A tutti i gentili lettori del Blog auguriamo Buone Feste!


LO STAFF di lericettedelsecco.blogspot.com

17 dicembre 2006

Totani & Totali

Ho pensato di modificare la stesura di questa ricetta, ma la semplicità, la freschezza, la genuinità delle parole e l'entusiasmo che portano nel mio Blog Gatto Silvestro e Signora non meritano alcuna censura, quindi Signori e Signore eccovi la ricetta:

"Provo a scriverla (anticipa che sulle dosi vado ad occhio)"

Ingredienti:
calamari (1/2 Kg circa per due persone), aglio, peperoncino, prezzemolo, pan grattato, burro, succo di limone, sale.

Preparazione
Mettere in una pentola uno spicchio d’aglio ed il prezzemolo tritato con l’olio. Quando l’aglio è appena dorato, toglierlo ed aggiungere i calamari a pezzetti ed il peperoncino, salare e coprire. Controllare la cottura dei calamari, aggiungendo, se necessario, un po’ d’acqua.

Quando i calamari sono quasi cotti aggiungere un cucchiaio di pan grattato ed un po’ di burro mescolando fino a quando il tutto non si amalgama.

Servire caldi con il succo di limone spremuto.

Spero di essere stata chiara, altrimenti digli che lo inviteremo così gli faccio vedere in diretta come li preparo.

Buon appetito

p.s. L'invito è ormai di dominio pubblico, siete fregati!!!! ;-)


Grazie di cuore ai due "Gatti" amici del Blog

12 dicembre 2006

Strozzapreti con le canocchie

Introduzione:
Gli strozzapreti sono un tipo di pasta caratteristico della cucina romagnola: pare che i parroci della riviera adriatica ne fossero talmente ghiotti da rischiare di rimanere "strozzati" dalla troppa voracità con cui ne mangiavano.


Ingredienti per sei persone:
500 g di strozzapreti
800 g di canocchie
6 grossi pomodori maturi ma ben sodi
1-2 scalogni
Un pizzico di peperoncino
Alcune foglie di basilico fresco
Olio
Vino bianco
Sale

Preparazione:
Preparate gli strozzapreti con circa 500 g di farina di grano duro, sale e acqua tiepida quanto basta. Impastate il tutto sino ad ottenere una pasta soda ed elastica, che stenderete sottile sulla spianatoia dopo averla lasciata riposare per circa mezz'ora. Ritagliate dei rettangoli di circa 3X2 cm, ed arrotolateli "a sigaretta" in diagonale, ottenendo una sorta di maccheroncino.
Tagliate la canocchie in due o tre pezzi (secondo la dimensione), conservandone alcune intere per guarnire il piatto. In una larga padella fate imbiondire leggermente lo scalogno tritato con il peperoncino, quindi aggiungete le canocchie e cuocete per alcuni minuti rivoltandole delicatamente. Aggiungete un bicchiere di buon vino bianco e fate cuocere fino a che l'alcool sarà evaporato. Aggiungete a questo punto i pomodori preventivamente pelati, privati dai semi e grossolanamente tritati, e fate cuocere mescolando delicatamente per non più di dieci minuti. Nel frattempo cuocete gli strozzapreti in abbondante acqua salata, scolateli e conditeli con il sugo cui avrete aggiunto all'ultimo alcune foglie di basilico fresco. Guarnite il piatto di portata con le canocchie che avrete conservato intere e servite ben caldo.

Vino consigliato:
Albana di Romagna o con un Trebbiano.

Buon appetito

p.s. Dedicata a Gatto Silvestro ;-) Fammi sapere come sono!!!!

08 dicembre 2006

Il Bollito - Osteria d'la Scua

Parlo del locale o del bollito?
Visto che prima si entra e poi si mangia... parlo del locale.

L'Osteria d'la Scua è semplice.
Entri, a sinistra il banco in legno con vini e liquori esposti.
Di pregio: non troppe bottiglie, segno che chi sta al bancone crede fermamente in pochi ma buoni prodotti.
Un prosciutto crudo pronto al taglio accoglie gli avventori nella sala.
La sala è piccola, farà una trentina di coperti. Tavoli in legno, tovagliette di carta grezza.
Alle pareti ci sono vecchi vassoi di latta da bar, decorati con diverse soponsorizzazioni dei più famosi liquori.

Il gestore è un tipo alto, corpulento, che ispira fiducia.
Ci apre la cena con un trittico di salumi caldi: un salame di pasta buona, un cotechino, un sanguinaccio.
Il grasso di questi ottimi salumi è stato solleticato dalle bollicine di un bianco (prosecco, se non ricordo male).E ora veniamo alle cose serie.
Cristian sceglie il vino. Bonarda. Si, ma del 2000. Pungente appena in bocca, poi morbida nel seguito. Notevole, davvero notevole. Anche Diego è entusiasta. E' stata la cosa più buona che
abbiamo assaggiato.
Se volete provarla è: FATILA, della cantina Vercesi del Castellazzo di Montù Beccaria (PV).
E ora squillino le trombe (o trombino le squillo...)!!!!
Il piatto primcipe della serata: Il Bollito.
Lingua, biancostato, muscolo, gallina, testina. Cotti a puntino, conditi poco, per non ostacolare i gusti dei singoli clienti.
Accompagnati da salse delicate.
Un bagnetto non troppo invadente... anche se fosse stato più agliato non sarebbe sato male..., una mostarda un po' asciutta, con poco liquido.
L'eccellenza sarebbe stata avere diverse mostarde - un paio in più - magari più o meno piccanti... e poi mancava la senape, che ci porta fuori dai confini del Bel Paese, ma col bollito ci sta.
Nel complesso il piatto principe è stato soddisfacente.
Una nota di demerito: avrei servito il bollito in due giri, per evitare che gli ultimi pezzi di freddassero sul piatto di ognuno.
Dopo i sapori del bollito, un po' di riposo.
Ci viene proposta una crostata di marroni, spolverizzata di zucchero a velo.
Conclude una lacrima di caffè, un rum.
E qui diamo a Cesare quel che è di Cesare.
Il "parco rum" era notevole: J. Bally, El Dorado, e altri che ho perso mentre venivano recitati dal corpulento gestore.
Abbiamo scelto un Four Bells (http://www.fourbells.co.uk/)
Forte.
Peccato che l'influenza mi abbia limitato la percezione gustativa, ma soprattutto mi ha fatto saltare il sigaro...

In rigoroso ordine cronologico, la parola va alla chiappa destra, che si poggia esattamente dietro al portafoglio.
30€. Ormai consueti.

05 dicembre 2006

Ca' di Ratt

Sottotitolo: una buona cena con una bella tavolata di amici.

L'ho sempre detto che il numero ideale per stare a tavola è 8, massimo 10...
Stavolta eravamo in 10.
Rispondevano all'appello oltre a me: Daniele, Chiodo, Diego e Marghe, Annalisa e Cristian, Chiara, Lorena e Cristina.
L'ambiente è proprio gradevole. Caldo e accogliente, presenta 3 salette su livelli diversi, con pareti in mattoni a vista, illuminazione a luci soffuse e candele. Degne di nota due grandi botti all'ingresso, e il caminetto che riscaldava corpi e anime dei presenti.

Ci vengono offerti gli aperitivi: flute di spumante con fragola.
La casa propone di antipasto affettati misti, dei quali la mia considerazione s'è posata sulla valida coppa e sul buon lardo con miele.
Preseguendo... Amore e odio per i primi.
Spaghettoni (cazzarola, non ricordo il nome esatto) di pasta fresca al ragù d'asino, che hanno stimolato l'amore del palato, lasciando l'odio al somaro, che mi è risultato un po' troppo passato.
Nota di merito ad Annalisa, che dalla consistenza ha scambiato l'asino per tonno. Annalisa, ti vogliamo sempre così.
L'altro primo era un risotto senza infamia e senza lode.
Di secondo una opulenta e untamente cicciuta anatra ripiena, buona se si accetta a cuor sereno il grasso che cola, e un brasato di buon gusto e ottima consistenza, visto che non mi è rimasto troppo asciutto.
Polenta di contorno, per fare volume.
Hanno bagnato le nostre labbra un discreto Barbera, e in alternativa per Lorena che mi ha accusato il colpo del Barbera un po' presente, un più rilassante Lambrusco.
E il dolce?
Torta, torta, torta.
Di cioccolato e pere, di cocco-cacao, di frolla e mele-uvetta (cazzarola, e due. non mi ricordo quest'ultima torta... e dire che è quella che ho preso io!!!)
Nota di demerito per il Rhum. Il massimo offribile è stato un Pampero Aniversario, che fa sempre bella figura, ma un Matusalem o un agricolo e del cioccolato fondente nero ad accompagnare non avrebbero certo guastato...
Alle tasche la cena non è pesata più del dovuto: ormai con meno di 30€ non si va troppo in giro...

La parte migliore della serata, però, sono stati i commensali.
Grazie a voi, amici.

30 novembre 2006

Olive in salamoia

Circa un anno fa vi parlavo di Olivo e i suoi frutti ...

Vi scrivo una ricetta semplice per conservarle....

Ingredienti:
olive 1 kg
sale q.b.
spezie che si possono aggiungere a piacere: cardamomo, cumino e finocchio.

Preparazione:
Schiacciate su un tagliere le olive con un batticarne, senza eliminare il nocciolo. Mettetele in un recipiente con acqua e 2 cucchiai sale ( dovranno essere coperte dall'acqua). Lasciatele nella salamoia per 24 ore. Ripetete l'operazione per 3 giorni. Il terzo giorno scolate le olive dalla salamoia, lavatele bene e conditele con le spezie , l'olio e il sale. Mescolate e lasciate insaporire. Trasferite le olive nei barattoli di vetro. Aggiungete dell'olio, chiudete e sterilizzate per circa 20 minuti.

Le olive fanno sempre piacere, sfizioso stuzzichino!!

16 novembre 2006

Madrid 4

Giovedì 9 Novembre - Pomeriggio

Dopo aver visitato il parco del Retiro, Palacio de Cristal, Fontana di Nettuno e le numerose attrazioni musicali e teatrali di strada all'interno del parco.
Per la serata abbiamo deciso di tornare a...
Alhambra, quartiere Latina, dove si sono ordinati:

  • Jamon Iberico (prosciutto crudo)
  • Lomo (fiocco di prosciutto)
  • Patè de Jabugo (patè di prosciutto)
  • Cana (Birra alla spina)
La notte è stata trascorsa in un discobar, Villa Rosa con musica rigorosamente spagnola

Venerdì 10 Novembre

Il giorno seguente l'aeroporto Barajas T4 ci ha dato l'arrivederci.....


Adios Madrid

15 novembre 2006

Madrid 3

Giovedì 9 Novembre - Mattino

Dopo aver visitato il Museo del Prado, uno dei musei più famosi al mondo! Le opere più importanti sono Las meninas di Velazquez, La Maya desnuda, La Maya Vestida e il 3 Maggio 1808 di Goya.

A pranzo abbiamo scelto....
La Casa del Abuelo , ordinando pesce, vera specialità:


  • Gambas alla Plancha (gamberi alla piastra con sale grosso)
  • Croquetas de Gambas (Crocchetta di gamberi)

accompagnati da

  • Barbadillo (Bianco)
  • Rosado Cigales (Rosè)

Nell'attesa ci hanno portato olive verdi in salamoia aromatizzata, i prodotti serviti con pane casareccio.
Sublime!


Segue......nel prossimo post

14 novembre 2006

Madrid 2

Mercoledì 8 Novembre - Pomeriggio

Dopo aver visitato Il Museo Thyssen-Bornemisza dove potete ammirare opere dell' Impressionismo e del Post Impressionismo (a me più care) come le Ballerine in verde di Degas e il Paesaggio al tramonto di Van Gogh, abbiamo ammirato Plaza de Cibeles, Palacio Real e l'Academia.
Alla sera abbiamo deciso per un localino rustico, tradizionale con una sala decorata con i tipici azulejos.......

Alhambra, quartiere Latina, ordinando:

Salmon ahumado (salmone affumicato)
Anchoa en salazon (acciughe salate)
Empanada de atun (torta salata di tonno e pomodoro)
Queso curado oveja (formaggio ovino stagionato)

Terra Bianca Cadiz (Vino bianco fruttato)
Rueda Superior (Vino bianco classico)

Nell'attesa ci hanno portato del sanguinaccio locale abbrustolito, i prodotti sono serviti con pane casareccio e olio d'oliva

Da ripetere!

Segue......nel prossimo post

13 novembre 2006

Viaggio a Madrid

Ciao a tutti,
dopo essere tornato da una splendida città, pubblico questo soap-post dalle mille
informazioni, buona lettura! Ringrazio da subito la Secca per lo splendido regalo.

Mercoledì 8 Novembre - Mattina
Dopo aver visitato Puerta del Sol, Eglisa di S.Francisco, Plaza Mayor, Puerta de Toledo e il Museo Reina Sofia dove potete godervi Guernica di Picasso, ci siamo fermati a.....
La Plateria, un tapas bar lungo il paseo del Prado, dove si è gustato:
  • Jamon Iberico de Extremadura D.O. (prosiutto crudo spagnolo)
  • Cecina de astorga (salume caprino)
  • Queso oveja al Romero "Manchego" (formaggio di capra)

Il tutto inebrianodosi di Roja (vino rosso tipico).
Questi prodotti locali sono serviti con del pane casereccio spalmato di un trito di pomodoro e olio di oliva rigorosamente spagnolo.
Locale moderno con ampia vetrata, servizio veloce, inserti rustici all'interno.

Ottima scelta

Continua........al prossimo post!

05 novembre 2006

Frittelle di Gamberi

Non abbiamo mai parlato di Finger food!

Finger Food significa letteralmente cibo da mangiare con le dita, è una nuova tendenza inglese d'importazione, un nuovo modo di creare una serata con gli amici e di intendere lo stare a tavola, praticamente il buon vecchio e classico buffet, qualche stuzzichino per un aperitivo, un party o una cena divertente e insolita.

Ecco una soluzione golosa da consumare rigorosamente con le mani:


Ingredienti
250 gr gamberetti
250 gr farina
2 scalogni
latte, acqua
1 uovo
olio extravergine oliva
prezzemolo
sale e pepe

Preparazione
Frullare i gamberetti puliti con i 2 scalogni, una presa di sale, poco pepe e una di prezzemolo. Aggiungere la farina, l'uovo e circa mezzo bicchiere tra acqua e latte ottenendo una pastella morbida e frullare ancor amalgamando tutti gli ingredienti.
Friggere a cucchiaiate in abbondante olio.

Buon divertimento

02 novembre 2006

Pan Dolce delle Fate

Come promesso......

Ingredienti:
Farina 500 g , Patate 250 g, Lievito di birra secco 25 g, Zucchero 1 cucchiaio , Uovo 1, Latte 1/4 l, Olio extravergine 4 cucchiai, Sale 1 cucchiaino.

Preparazione:
  1. Sciogliete il lievito in poca acqua tiepida insieme ad un cucchiaino di farina e lasciate a riposo per 20 minuti. Le patate possono essere utilizzate anche lessate, sbucciate e passate, ma è preferibile il loro impiego a crudo, dopo averle grattuggiate finemente, amalgamate con cura l'uovo allo zucchero, all'olio e al sale, quindi unite poco per volta le patate, la farina e il lievito.
  2. Lavorate l'impasto aiutandovi con il latte tiepido fino a raggiungere la consistenza desiderata. Suddividetelo in pani rotondi di circa 10 cm e lasciateli lievitare coperti per 30 minuti, dopo averli disposti sulla piastra del forno leggermente unta e infarinata.
  3. Cuoceteli in forno ben caldo e prima di estrarli spennellatene la superficie con uovo sbattuto.

Per un dolce da favola

Buon appetito

31 ottobre 2006

Crema di Zucca

Perchè non utilizzare almeno una zucca di Halloween per preparare un'ottima crema!


Ingredienti: (Per 4 persone)
1/2 kg. di zucca
parmigiano grattugiato
1 cucchiaio di burro
250 gr. di pasta tipo vermicelli
1 l. di latte

Preparazione:
Sbucciate la zucca, tagliatela a pezzi e cuocetela in acqua salata; scolatela e riducetela in purè. Aggiungete il latte, portate a bollore e versateci la pasta a pezzi; salate e terminate la cottura. Prima di servire unite il burro e spolverate con il parmigiano.

Curiosità: tratto da wikipedia
È usanza ad Halloween intagliare zucche con volti minacciosi e porvi una candela accesa all'interno. Questa usanza nasce dall’idea che i defunti vaghino per la terra con dei fuochi in mano e cerchino di portare via con se i vivi (in realtà questi fuochi sono i fuochi fatui, causati dalla materia in decomposizione sulle sponde delle paludi); è bene quindi che i vivi si muniscano di una faccia orripilante con un lume dentro per ingannare i morti. L'usanza è tipicamente americana, ma probabilmente deriva da tradizioni importate da immigrati europei (l'uso di zucche vuote illuminate è documentato anche in alcune località dell'Emilia Romagna).


Jack o' lantern
Halloween 2006

23 ottobre 2006

Ce l'ha fatta.

Qualcuno dice che è troppo tardi.
Qualcuno dice che ormai chiamava i professori "figliuoli miei".
Qualcuno dice che ha presso residenza in Bovisa.
Qualcuno dice che è normale.
Qualcuno dice che ci ha messo poco.
Qualcuno dice che la Juve non meritava la B.
Qualcuno dice che la frase sulla Juve non c'entra un cazzo con questo post.
Qualcuno dice "Gaudeamus igitur"
Qualcuno dice che s'è laureatooooo!!!
Alloooòòòòra siòre e siòri vi annuncio l'unico, l'inimitabboli, l'ineguagliabboliiii...
Dottor
Ingegner
Seeeeecccccoooooo!!!
Queste sono le mie rinnovate congratulazioni.
...
...
Ma ti rendi conto?
Adesso sei disoccupato!!!

Pizza e fichi

Sottotilolo: propedeutica alla Laurea.

Mi sistemi sul piano da lavoro infarinato 1kg di farina a fontana.
Mi sciogli un panetto di lievito di birra in un bicchiere di acqua calda e me lo incorpori nella farina di cui sopra.
Poi dopo, mi aggiungi olio, sale qb, un cucchiaino di zucchero e un po di acqua frizzante.
E qui mi tiri fuori il fisico! Impasti energicamente e, se necessario, mi aggiungi farina o acqua fino a quando l'impasto mi ti si stacca bene dalle mani.
In silenzio, me lo lasci riposare per almeno un ora.
Quando è bello gonfio, mi ungi le teglie, mi stendi la pasta con un mattarello infarinato su di un piano infarinato, me la suddividi e me la riponi sulle teglie.
Mi aggiungi una base si salsa di pomodoro, mozzarella a microdadini, e qualche pezzo di gorgonzola.
Dopo la cottura, che se non hai un forno da 750°C non mi risulta bella bruciacchiata, mi aggiungi i fichi as raining.
Buon appe dottò.

12 ottobre 2006

Ricetta in 160 caratteri

Avete mai pensato di spedire e/o ricevere una ricetta con un sms?
Io dico si.... e vi riporto il mio esempio:

Ore: 23.11
Data: 5 Ottobre 2006
Da: BastaEssereFelici


marina gamberi in limon aran sale zucch aneto.
sbuccia aran e priva d pelle. fai spiedini altern
gamb-aran. quindi caramello a filo. libido in 160
caratteri!


Che ne dite? Non male eh!

Buon appe

08 ottobre 2006

Sagrantino bianco

Volevo condividere con voi una notizia sentita in una delle tante rubriche di enogastronomia in tv:


Il Sagrantino, uno dei vini rossi più antichi d'Italia, diventa anche bianco.

La variazione è stata possibile grazie a una ricerca unica nel panorama enologico nazionale, condotta dall'azienda Caprai che ha contribuito a lanciare in tutto il mondo il vino umbro, e all'Universita' di Milano.

Per la primavera 2007 sarà possibile degustare questo nuovo nettare di Bacco.

Segnatelo in agenda!

Cin Cin

30 settembre 2006

Grillo Verde

Ieri sera ho cenato nel locale più gettonato a Vigevano, forse perchè è l'unico?, il Grillo Verde!


Cosa si è gustato?

Antipasti:
Panetti alle olive, crostini con salsa all'aglio, bocconcini di tonno con germogli di soia, polpettine di carne al pomodoro, insalata di gamberi.

Piatto unico:
Paella alla valenciana

Dolci a scelta:
Budino gianduia, crema catalana, tiramisù, ananas, fragole, gelato.

Bevande:
Sangria, birra, vino bianco.

Caffè

Si è respirata un pò di aria spagnola ma decisamente impregnata di sapori italiani, soprattutto la paella.

Dolci degni di nota!

"Serata nel complesso piacevole" cit. Marco detto il Papa

Alla prossima recensione

24 settembre 2006

Supersecco

Oddio... dove ho messo la ricetta del risotto?
Fa vedere... qui... no...
non qui... neanche qui...
ecco lo sapevo, CAZZO!
Meno male che c'è SuperSecco!
La mamma ha comprato delle pere eccezionali: succose, succulente, profumate.
Ho DOVUTO assemblare un Risotto Pere e Taleggio.
Grazie ancora, SuperSecco (in foto).

19 settembre 2006

Un dolce

SOTTOTITOLO: Letto un dì che fu su internet, riveduto a mente, pubblicato a caso senza dosi al grammo.
Mi prendi due uova, me ne sbatti i tuorli con 4 cucchiai di zucchero.
Mi dosi un po' di ricotta... ad occhio un etto abbondante a uovo, quindi... due etti e mezzo...
Mi unisci i due composti.
Ora mi monti i bianchi a neve dura, e me li incorpori al tutto.
Un goccio di Rhum (buono) a te che cucini, e un goccio al composto, per dare sapore.
Nota: prima prepara il composto e assaggialo, così da avere sensibilità al gusto... poi scolati pure il rhum.
Ora mi aggiungi al composto un po' di granella di cioccolato fondente, stile stracciatella.
Me lo proponi ben freddo in coppette.
Da guarnire, volendo, con pezzetti di lamina di cioccolato... o anche riccioli.
Altra nota: prova ad usarlo anche come "crema" alternativa per un tiramisu...

12 settembre 2006

1 anno di Blog...

...sono tanti i pensieri dopo un anno di blog fatto di molti, diversi e stravaganti post scritti da me e da BEF, che invito a ritornare in redazione dopo un momento di pausa... senza di te il blog sarebbe stato solo uno dei tanti pensieri che scorrono nelle menti di due pendolari della linea Mortara-Milano P.ta Genova!!!!!

Ringrazio tutti i lettori che hanno contribuito a dibattiti, spunti, idee e ricette personali. Grazie di cuore!

Ora qualche numero:

ho fatto una statistica veloce dei post che sono stati pubblicati in questo anno...
Antipasti 6
Primi 16
Secondi 9
Dolci 5
Vini e liquori 3
Piatti unici 4
Recensioni 9

...più altri numerosi post di varia natura che hanno toccato interessanti argomenti, traendo spunto dalla cronaca, da eventi e dai pensieri personali....

...che continuerò a condividere con voi cari lettori...

per un totale di 85 post!


Un abbraccio a tutti voi

04 settembre 2006

Il pensiero del lunedì

Oggi, leggendo il Corriere della Sera , mi sono soffermato sull'articolo di Francesco Alberoni. Il tema è il cibo. Ve ne propongo uno stralcio:

()....E poi il cucinare: scegliere gli ingredienti, sentirne la consistenza, la freschezza, il sapore, poi tagliarli nel modo giusto. Dopo, il ritmo della cottura: alcuni ingredienti devono essere posti prima, altri dopo, altri vanno cucinati a parte e aggiunti al momento opportuno.

E poi l’olio, il burro, il sale, le spezie, tutte nella quantità e nel momento opportuno e il fuoco alto o basso, l’uso o il non uso del coperchio. Basta uno sbaglio in questo ritmo rigoroso e il cibo è rovinato come in una composizione musicale quando sbagli una nota.

E poi il tavolo, le stoviglie, le zuppiere, i piatti di portata, i bicchieri, le posate ciascuna per una sua funzione. Il cibo, dalla preparazione al consumo, è perciò sempre scelta, vigilanza, attenzione, misura, equilibrio. Incorpora un’etica. L’obeso e l’anoressico sono il prodotto della violazione di questa etica e di questo sapere. Il miglior nutrizionista è il grande cuoco.

Il cibo infine è tradizione. Noi in Italia siamo fortunati perché il nostro Paese è estremamente vario: freddo, caldo, pianure, colline, montagne, mare, con prodotti tanto diversi quanto i popoli e le civiltà che si sono succedute; così, in ogni più remoto angolo della nostra terra, vi sono ancora tanti piccoli e medi imprenditori che si dedicano al cibo con tutta la ricchezza della loro umanità.....()

Buon pensiero!

28 agosto 2006

Moelleux de Max "Roi des Corses"


Ingredienti:

250g di cioccolato amaro min 53%
175g di burro
125g di zucchero
75g di farina
5 uova

Ricetta:
Far fondere a bagnomaria il cioccolato e il burro.
In una terrina mescolare la farina e lo zucchero.
Aggiungere le 5 uova e mescolare fino ad ottenere un composto
omogeneo.
Versare lentamente sul composto il burro e il cioccolato.
Mescolare bene.
Prendere 6 stampini(alti 5 cm e dal diametro di 7,5 cm), imburrarli
bene e infarinarli.
Versare il composto negli stampini evitando di riempirli troppo.
Riscaldare il forno a 200°C.
Quando è ben caldo, infornare per 7 minuti.
Servire tiepido con della salsa al mandarino o del gelato alla
vaniglia.

Consigli:
Attenzione alla cottura, l'esterno deve essere cotto e il cuore ancora
fondente. E' consigliato prepararli poco prima di servirli proprio perché il
cuore deve rimanere liquido.

Grazie Max!

Buon appetito

24 agosto 2006

Coniglio all'ischitana

Mi sembra doveroso proporre questa ricetta in onore del maitre Luiggggi!!!!


Ingredienti
1 coniglio da circa 1,500 Kg
circa 150 g. di pomodorini maturi
prezzemolo (o basilico)
vino bianco
1,5 dl di olio d'oliva
peperoncino, sale, pepe, aglio

Procedimento
Tagliate a pezzi il coniglio, lavatelo con il vino ed asciugatelo con un panno asciutto. Fate imbiondire aglio e peperoncino interi nel tegame (meglio se di terracotta) con l'olio. Al momento opportuno togliete dall'olio entrambi e metteteli da parte. Fate rosolare il coniglio nel medesimo tegame (uno dei segreti per una buona preparazione è quello di rosolare pochi pezzi alla volta, in modo da mantenere l'olio sempre ben caldo). Quando è ben colorito, riunite tutti i pezzi nel tegame, aggiungete (se volete) aglio e peperoncino messi in precedenza da parte, spruzzate con un bicchiere di vino bianco, aggiungete sale e pepe, e fate cuocere a fuoco moderato per circa 30 minuti, rigirando di tanto in tanto ed eventualmente aggiungendo un po' di brodo (o altro vino) se il vino e' gia' evaporato. Aggiungete i pomodori spezzettati e privati della loro acqua e abbondante prezzemolo. Lasciate cuocere a fuoco lento per altri 20 minuti circa, rigirando di tanto in tanto, fino a quando il fondo di cottura non si sara' ben ristretto.
I tempi di cottura variano ovviamente in funzione della carne dell'animale e del tegame utilizzati. Se ritenete che il piatto richieda una cottura piu' lunga potete usare brodo o un po' di acqua da aggiungere all'intingolo.

Una piccola curiosita':
pare che uno dei piccoli segreti di questo piatto stia nel farlo "tirare" durante la cottura fin quasi a farlo "attaccare" , per poi allungare un po' il fondo di cottura qualche minuto prima di spegnere la fiamma per dare corpo all'intingolo.

Vino da abbinare
Ischia Bianco Superiore

Buon appetito

Grazie Luigggi !!!

02 agosto 2006

Spaghetti alle vongole

Ingredienti (4 persone)

400 gr. di spaghetti
1 kg. di vongole veraci
3 cucchiai di olio extravergine
1 ciuffo di prezzemolo
1 spicchio d'aglio
sale

Preparazione
Mettere a spurgare le vongole in acqua fredda e salata per 4 - 5 ore; scolarle facendo attenzione a non farle rimescolare con la sabbia e porle in una padella larga con l'olio, l'aglio ed il prezzemolo tritato. Cuocere a fuoco vivo, tenendo la padella coperta e rimestando di tanto in tanto; quando le vongole saranno tutte aperte, spegnere il fuoco, sgusciare 3/4 delle vongole, lasciando le altre intere per guarnire i piatti. Cuocere gli spaghetti al dente. Filtrare il liquido delle vongole e rimettetelo in padella insieme a quelle sgusciate e agli spaghetti. Mettere sul fuoco per 2 minuti per far insaporire e servire in un grande piatto di portata, decorando con le vongole non sgusciate.

Vino da abbinare
Pinot Grigio

Consigli
Quando preparate le vongole potete profumarle con mezzo bicchiere di vino bianco a fuoco alto così l'alcool evapora. Una punta di peperoncino non guasta, basta non esagerare!!

Buon appetito

28 luglio 2006

Mozzarella di Bufala

Per gustare una mozzarella di bufala in modo originale, sotto un pergolato con amici...

Ingredienti per 6 persone:

600 gr. di fagiolini verdi
200 gr. mozzarella di bufala
3/4 di cucchiaio di pasta di acciughe
6 cucchiai di olio
1 cucchiaio di aceto
sale q.b.

Preparazione:

Mondate i fagiolini eliminandone le estremità e se necessario il "filo"; lavateli e fateli cuocere a vapore o in poca acqua salata, quindi scolateli e passateli sotto l'acqua fredda.


A parte, tagliate la mozzarella a filetti piuttosto lunghi e sottili. Stemperate la pasta di acciughe nell'olio, unite l'aceto e fate marinare in questa salsetta la mozzarella per 1 ora circa. Riunite i fagiolini e la mozzarella di bufala con la sua salsetta, aggiungendo se necessario, un poco d'olio e di aceto.

Mescolate, lasciate riposare una mezz'oretta prima di servire.

Vino da abbinare:
Asprinio di Aversa

Buon appetito

18 luglio 2006

Gastronomia a Nizza

Questo è un appello a tutti i miei lettori:
Alcuni piatti tipici nizzardi sono:

- Beignets de fleurs de courgettes

- Pan-bagnat

- Pichade

- Pissaladière

- Salade niçoise

- Socca

- Soupe au pistou

- Tourte de blettes

Qualcuno di voi li ha assaggiati??????????

;-)

11 luglio 2006

Campioni del Mondo!

Ciao a tutti!!!!
Vi siete ripresi dalla sbornia post finale ????

Per l'occasione ho cucinato pasta tricolore con panna e prosciutto per 16 persone, che impresa!!!!

....come GODO!!!!

Poooo popopoppopooo Poooo popopo......

.... e la festa continua!!!!

Forza Azzurri

01 luglio 2006

Plum Cake alla Johannes

Qualche sera fa, nell'Aurea Dimora Ticenensis, si è svolto un banchetto dove alcuni dei partecipanti hanno portato vivande per esaudire i desideri più disparati, Johannes ha provveduto al dolce, stupendo tutti!!! Complimenti

E' con estremo piacere che pubblico questa ricetta di Johannes...

Ingredienti
125 g. di yogurt(un vasetto)
4 uova intere
125 cl. di olio d’arachide
250 g. di zucchero
375 g. di farina
1 busta di lievito(una busta contiene 16 g.)
scorza grattugiata di limone(basta anche un cucchiaino)

Svolgimento
Mescolare in una terrina la farina setacciata, lo zucchero, lo yogurt, l’olio e i 4 tuorli.
Quando gli ingredienti saranno ben amalgamati aggiungere il limone grattugiato e il lievito setacciato (è fondamentale setacciare il lievito per evitare la formazione di grumi).
Se il composto risulta poco morbido aggiungere 1-2 cucchiai di latte.
A parte montate gli albumi a neve con un pizzico di sale (se utilizzate il mixer impostate una velocità media per evitare che si smontino).
Quando saranno ben sodi aggiungerli al composto e amalgamare (è necessario mescolare con un movimento dal basso verso l’alto per evitare che gli albumi si smontino).
Quando il composto risulterà omogeneo porlo in una terrina ricoperta di carta da forno per non far attaccare la torta.
Cuocerlo in forno per 40-45 minuti a 180°C.

Consigli
1)Per un successo garantito consiglio l’utilizzo di uno yogurt bianco o alla vaniglia (non tutti i gusti sono adatti a una torta!)
2)Per amalgamare bene il composto consiglio l’uso di fruste elettriche.
3)Se desiderate variare potete aggiungere uvette e pinoli per rendere più gustosa la ricetta..Ottimo anche per una prima colazione.

Buon Appetito

Grazie Johannes

21 giugno 2006

Dedicato a Gio

Domenica è stata una giornata emozionante!

Una grande tavolata si è raccolta attorno a Gio per una festa a sorpresa. Luogo prescelto, La Fornasetta da Zeno (Milano), un locale rustico, dove tavolate di famiglie si riuniscono per passare insieme la domenica, abbuffandosi di prodotti caserecci e vino in quantità....
(diciamo che la quantità è preferita alla qualità!)

Ma non sono qui per parlare tanto di cibo, visto che potete trovare il menù completo nel sito, quanto di un arrivederci anzi Arrivederci visto che il nostro Gio ha deciso di valicare le Alpi e di andare a lavorare in Germania, precisamente a Brema.

Mi piace pensarlo errante proprio come i musicanti di Brema, che si portano dietro quella semplicità, quel buon umore e quel pizzico di malinconia che rende più riflessiva la partenza; alle volte si ha la fortuna di conoscere delle persone interessanti che ti lasciano qualcosa,....

...perchè non trasmettere questa emozione ad altri???

Grazie di tutto Gio

Auf Wiedersehen

19 giugno 2006

Salamin d'la Duja

Come promesso, ecco una paio di informazioni circa i Salamin d'la Duja.
Sono salamini suini di circa 3 etti l'uno, con un impasto a grana media, che vengono conservati sotto grasso di maiale e prendono il nome dall'orcio di terracotta, in dialetto delle nostre parti "duja", all'interno del quale vengono stagionati.
Vengono preparati a gennaio all'uccisione del maiale, conditi con sale e pepe e insaccati in budello di manzo. Vengono fatti asciugare e stagionare per un mese e poi messi sotto strutto e conservati in locali freschi, generalmente in cantina.
Questo metodo di conservazione é caratteristico delle zone umide e basse, per natura non vocate alle lunghe stagionature. Ma questo ingegnoso espediente conferisce ai salamini caratteristiche organolettiche uniche ed inimitabili. Infatti rimangono molto morbidi, fragranti e leggermente piccanti a fine conservazione.
Il salam d'la duja va consumato dopo 7-8 mesi, e come dice un proverbio lomellino
salm d'la duja l'é no bon fin a quand no l'à ciapà el tron
(il salame 'd la duja non é buono fino a quando non ha preso il tuono): si consuma quindi a partire da fine agosto-settembre, quando l'arrivo dei primi temporali scandisce la fine dell'estate e l'imminente arrivo dell'autunno.
Rappresenta un ottimo antipasto, o un insostituibile ingrediente delle robuste merende sull'aia di casa del Secco.

15 giugno 2006

Sagra delle Cipolle

Lo scorso fine settimana, come già anticipato precedentemente, si è svolta
nella Piazza della Fiera di Breme (PV) la ventiquattresima edizione della Sagra della cipolla rossa, dalle ore 19.00 alle ore 24.00: una mostra mercato del prodotto tipico locale, con tanto di degustazione di piatti tipici a base di cipolla rossa di Breme, sigulla in dialetto. Questa particolare varietà di cipolla detta la dolcissima grazie al suo sapore persistente ma pacato viene coltivata da sei produttori nel territorio circostante il comune di Breme ancora con le stesse tecniche usate dai monaci di Novalese e che si trasferirono in questa cittadina nel 906 d.C..

Ogni anno ne vengono prodotti circa 200 quintali: i semi dopo essere stati messi a bagno, con luna calante, in sacchi di iuta, vengono fatti germinare e seminare in vivaio. Dopo un breve periodo le piantine sono finalmente trapiantate in campo, nei pochi terreni verso la golena che da secoli accolgono questa coltura. Il tempo della raccolta giunge a partire da giugno e si protrae per circa due mesi.

Prodotti degustati da mio fratello e dalla sua banda sono stati: frittata con cipolle, cipolle e fagioli in insalata, polenta con cipolle, cipolle e nervetti, grigliata mista con cipolle.............

Un digestivo è d'obbligo!

10 giugno 2006

Spaghetti alla bottarga

Per chi ama la semplicità, la velocità di esecuzione e un gran risulato!


Ingredienti per 2 persone:
200 spaghetti
4 cucchiaini di bottarga
1 manciata di prezzemolo
1 spicchio di aglio
4 cucchiai di olio extra-vergine di oliva

Preparazione:
Prendere un tegamino. Versare olio extra-vergine di oliva. Tritare il prezzemolo finissimamente, stessa cosa per l'aglio. Mettere la bottarga, poi soffriggere il tutto per circa 50 secondi.
Un attimo prima di scolare gli spaghetti scaldare il tegamino e successivamente buttare gli spaghetti dentro il tegamino per farli rapprendere bene dentro il sughetto per circa 2 minuti.
Spegnere il fuoco ed è pronto da servire in tavola.

Provenienza:
Sardegna

Vino da abbinare: Vermentino di Gallura

Buon appetito

07 giugno 2006

Il senso del piacere

Sontuosi banchetti? Cibi prelibati? Delizie del palato?
Oggi il Piacere l'ho trovato in un simpatico pranzo con Silvia, a mangiare insalata di riso nelle ciotole di plastica, all'ombra di un albero in un parco di Milano.
Il tutto condito con i suoi sorrisi e qualche bacio.
Nonostante lo smog, a Milano il Piacere lo si trova ancora.
...e senza pagare servizio e coperto.

03 giugno 2006

Branzino al sale

Ingredienti:

2 spicchi di aglio
pepe
prezzemolo
2 chili di sale grosso
timo
2 branzini

Preparazione:

Tagliare la parte inferiore dei pesci, estrarre le interiora e sciacquare il ventre. Riempire le spigole con il timo, il pepe, il prezzemolo e l'aglio. In una teglia da forno, mettere sul fondo un chilo di sale grosso, adagiare i pesci e coprirli con il resto del sale. Mettere nel forno, preriscaldato alla temperatura di 180°C e cuocere per circa 50 minuti. Per controllare la cottura del branzino, evitare di coprire l'occhio del pesce con il sale, infatti, non appena l'occhio diventerà bianco, la cottura sarà ultimata.

Note:

1) Spigola=Branzino
2) Accompagnare con salsa Bercy

Buon appetito

28 maggio 2006

Sospiro di Carciofi

Questa ricetta, presentata come gioco amoroso, è tra le entrées in "Afrodita" di Isabel Allende.

Ingredienti

Carciofi 2
Panna da montare 1/2 tazza
Gelatina 1 cucchiaio e 1/2
Sale q.b.
Pepe q.b.

Ricetta
In abbondante acqua salata fate bollire i carciofi per 30 minuti. Scolateli bene e fateli raffreddare all'aria aperta. Con l'aiuto di un cucchiaino, raschiate via la polpa dalle foglie, pulite i cuori e tritate tutto e condite con sale e pepe.
Nel frattempo fate sciogliere la colla di pesce in poca acqua tiepida. Montate la panna a neve finché diventa soffice. Mettete tutti gli ingredienti nel frullatore e attivatelo per qualche secondo fino ad ottenere un impasto omogeneo. Dividete ora l'impasto in due stampini imburrati, metteteli in frigorifero per 2 ore.
Rovesciateli su di un piatto di portata e servite.
Accompagnate questa mousse con una maionese fatta in casa o con una salsa delicata.

Buon appetito

21 maggio 2006

La donna oggetto...(eating)

Sabato pomeriggio ho partecipato all'inaugurazione della Mostra: "La donna oggetto".

Non voglio fare l'ennesima recensione della mostra.... voglio invece occuparmi della parte enogastronomica, come sempre!!!

Il catering era dinamico, cosa vuol dire?

Un flusso continuo di camerieri riforniva di ghiottonerie gli astanti.

Cosa si degustava?
  • Vermentino con aggiunta di erbe aromatiche come salvia, timo e rosmarino
  • Spiedini di verdura con panatura delicata di farina di riso
  • Cornetti salati: cialda di grana, ripieno di robiola
  • Crema di sedano
  • Tartare di salmerino
  • Crostini di peperoni e pomodoro
  • Fagottini con caprino
  • Acque profumate alla rosa, all'ananas, etc.
Se l'intento era quello di colpire o di suscitare emozioni forti, missione compiuta!

Critica: Da rivedere la crema di sedano. Non approvo aromatizzare un vermentino con erbe.

Approvato: Fagottino e spiedino.

Buona mostra a tutti

18 maggio 2006

Fragole...

Questa sera mi è venuta voglia di Fragole!!!!!!!!!

Come resistere davanti a questo frutto carnoso...???

17 maggio 2006

Dolceriso del Moro

Questa è una specialità di Vigevano...!!!!!!!!

Ingredienti: latte, stecca di vaniglia, limone, riso, zucchero, burro, uova, mandorle, pinoli, cedro candito, acqua di rose, pasta frolla.

Preparazione:Portare ad ebollizione del latte con una stecca di vaniglia e una scorza di limone.
Versarvi del riso e cuocerlo per venti minuti, aggiungendo a metà cottura, zucchero e burro.
Eliminare quindi la scorza di limone, la stecca di vaniglia, e lasciare raffreddare mescolando spesso.
Amalgamare al composto tuorli d’uovo, mandorle, pinoli, cedro candito e acqua di rose.
Foderare uno stampo con della pasta frolla, versarvi la preparazione di riso, e passare in forno.
Prima di servire il dolceriso pel Moro, cospargerlo con filetti di mandorle e zucchero a velo.

Buon appetito

14 maggio 2006

Sagra dell'Asparago

"...in seguito ci sorride bella Coelavenia quasi veniente dal cielo, gradita nell'aspetto, ma ancora più gradita per i costumi degli abitanti e per l'urbanitate""Celebres in hac re sunt in primis Coelavenii"

Così Bernardo Sacco, nel XVI secolo, parlò di Cilavegna e dei suoi famosi asparagi.

Cilavegna ha festeggiato il prelibato ortaggio con una Sagra che si è svolta dal 13 al 15 Maggio. Carri allegorici hanno sfilato nel centro del paese, una gara gastronomica ha proposto nuove ricette e piatti tradizionali, un’enorme frittata è stata preparata e offerta alla degustazione in piazza, e la Mostra Mercato dell’Asparago doc ha attirato l’attenzione di turisti, commercianti e ristoratori. La festa si è conclusa con il tradizionale Palio dei maiali, in cui le quattro contrade cittadine del Dosso, Castello, Oropa e Sant'Antonio si sono sfidate presentando i loro fantini, vestiti con i variopinti colori della propria contrada, in groppa a un maialino.

09 maggio 2006

Compleanno del Secco

Domenica ho festeggiato il mio compleanno a L'Oca Ciuca , Vigevano (PV):

All'Oca Ciuca si gusta la cucina della Lomellina, tra innovazione e tradizione. L'ambiente, una cascina dell'800, è raffinato ma informale; il servizio, familiare e discreto, fanno da contorno ai protagonisti: cibo e vino. La lista vini, giovane ed accurata, offre un'ottima scelta di vini, proposti anche al bicchiere, sapientemente abbinati alle pietanze. La cucina si avvale di pregiate materie prime, di stagione, tra cui numerosi presidi Slow Food, sinonimo di ricerca e qualità. Pane e dolci freschi, fatti in casa, sono dettagli che fanno la differenza.

I piatti provati sono stati i seguenti:

- Baccalà mantecato con olio extra vergine a filo (offerto dallo Chef aspettando le ordinazioni)

- Selezione "dell'Aia" magret d'anatra stagionato,petto d'anatra farcito al foie gras,terrina di foie gras d'anatra accompagnati da pan brioche caldo e composta di cipolle di Breme

- Insalata di Asparagi di Cilavegna e Culaccia di Parma in cialda di pane

- Ravioli verdi alla Robiola di Franciacorta e salsiccia di Cinta senese tartufata

- Gnocchetti di patate alle erbe fini, verdure dell'orto e ricotta marzotica

- "I tre cioccolati": frolla al cioccolato nero, creme caramel al cioccolato bianco e mousse di cioccolato alle spezie e peperoncino

Le migliorie: ravioli un pò più caldi e rivedere la frolla al cioccolato nero.

Per il resto ottimo!

La perfezione: abbinamento proposto di Torcolato con Foie Gras!

Assolutamente da mettere tra i preferiti!

08 maggio 2006

Colazione del campione

In seguito alle richieste degli ormai pochi lettori del mio blog, pubblico qui la ricetta (parola grossa) dell'uovo a colazione di domenica mattina.

Ingredienti per una persona (di 104 kg).
  • un uovo di gallina da cortile (ruspante, me racumàndi!)
  • 2-3 cucchiaini di zucchero (meglio quello super-raffinato)
  • caffè (moka da due tazzine)
  • un goccio di latte a temperatura ambiente (io uso quello a lattosio scomposto, che se no mi rimane indigesto)
  • biscotti petit (oro saiwa, i più comuni)

Mi metti su il caffè, badando a non dimenticare di mettere l'acqua nella caffettiera (ogni riferimento o hyperlink a persone o avvenimenti realmente accaduti è puramente casuale).
Mi adagi il tuorlo dell'uovo in una tazza e me lo sbatti con lo zucchero.
Quando l'uovo avrà assunto un colore giallo chiaro e sarà piuttosto montato, probabilmente il profumo del caffè starà pervadendo la tua cucina e il rumore della moka a fine ebollizione ti farà venire in mente che è ora di spegnere la fiamma e versare il caffè nella tazza dell'uovo.
Mi allunghi, se vuoi, il preparato con un goccio di latte, giusto per non subire le violenze del caffè.
A questo punto è ora di pucciare il biscotto, che da una ricerca dell'Università del Massachusets risulta che pucciare il biscotto di mattina rende di più.

Buon appetito e buona giornata.

03 maggio 2006

Mandorle, cibo anche per la mente

Cucina: il Marzapane o Pasta Reale è, realmente, il principe tra dolci di mandorla. Si prepara con farina di mandorle o, in alternativa, con mandorle non tostate e frullate, e zucchero a velo in parti uguali. All’impasto viene data generalmente la forma di frutta o verdura utilizzando dei coloranti par alimenti (mandarini, fichi, ciliegie, pomodori, mele, uva, pesche, banane ...).


Mito: secondo una antichissima leggenda il mandorlo nacque da uno di quegli amori disgraziati che vedevano protagonisti gli eroi, gli uomini o l’intera famiglia degli dei.

Gli antichi Greci narravano che Fillide, una principessa Tracia, incontrò Acamante, figlio di Teseo, sbarcato nel suo regno per una sosta durante la navigazione verso Troia. I due giovani si innamorarono perdutamente ma Acamante fu costretto a proseguire con gli Achei per combattere nella guerra di Troia. La giovane principessa, dopo aver atteso dieci anni che finisse la guerra, non vedendolo tornare con le navi vittoriose si lasciò morire per la disperazione.

La dea Atena, commossa da questa struggente storia d’amore, decise di trasformare Fillide in uno splendido albero di mandorlo. Acamante in realtà non era morto e quando seppe che Fillide era stata trasformata in albero abbracciò la pianta che per ricambiare le carezze fece prorompere dai suoi rami fiori anziché foglie. L'abbraccio si ripete ogni anno quando i fiori del mandorlo annunciano la primavera.

Letteratura:

"Era inevitabile: l’odore delle mandorle amare gli ricordava sempre il destino degli amori contrastati"

(Gabriel Garcia Marquez, L’Amore ai tempi del Colera).


29 aprile 2006

Bucatini goliardici

La Goliardia esiste, basta godere!



In quel della casotta Ticinensis, demanio chiavatorum principesco, aureo bordello di caccia , Don Pablo de la Bega, Duca Viglebani, seguito da Gran Cerimoniere, Mastro di Chiavi e Gran Porcellano trascorsero la notte mangiando bevendo e ciarlando del più e del meno......
... solo uccel fu testimone di siffatto ritrovo!

Quest è la ricetta approvata dal principe:

Ingredienti per 4 persone goliardiche: 500 g di Bucatini, 1 cipolla, pancetta in abbondanza, pomodori pelati, peperoncino, sale, formaggio grattuggiato.

Dovete pensare di essere nel tardo Medioevo, nell'ombelico dell' Alma Mater Universitatis, nella tradizione popolare della Feluca. Gli ingredienti sono poveri ma fusi insieme fanno un piatto ricco, ricchissimo e godurioso. Prendete una pentola e riempitela d'acqua, salate quando ci sarà bollore. Nel frattempo saltate in padella la pancetta. Quando sarà ben rosolata buttate in ordine una spruzzata di vino bianco che ammorbidisce e la cipolla tritata. Non aspettate tanto e buttate i pomodori pelati. Salate a piacere e speperoncinate. Scolate i bucatini e fate fare 4 salti con la salsa. Mantecate con abbondante formaggio.


Vini da abbinare: tutto il nettare di Bacco

Gaudeamus igitur iuvenes dum sumus!

21 aprile 2006

Ponte lungo

......Buon ponte a tutti voi!!!!

LO STAFF di lericettedelsecco.blogspot.com

p.s. Questo è il ponte Vasco da Gama a Lisbona

17 aprile 2006

Chef Secca....

....................consiglia:

Tris di pan colorato
Capesante gratinate
Salmone alle erbe

Gelato al limone
Caffè

Vino abbinato:

Muller Thurgau siciliano


Tutto rigorosamente preparato con estrema cura. Tavola apparecchiata con ricerca di dettaglio. L'antipasto è composto da fette di pane tostato con burro e salmone, con pomodoro e olive e con patè di olive. Le capesante e il salmone sono un trionfo di sapori! Per concludere un buon gelato al limone. Ottimo l'abbinamento con il vino.


Complimenti Secca, ti sei meritata il cappello da Chef!

Curiosità:
Le capesante si chiamano coquilles Saint Jacques o in italiano “ conchiglie di San Giacomo" perché le portavano appese i pellegrini di Santiago de Compostela...

14 aprile 2006

S.Pasqua 2006

Proprio come a Natale vogliamo che siano la semplicità, la tenerezza e la gioia dei bambini a fare a tutti voi, cari lettori, i migliori auguri di una felice Pasqua!



LO STAFF di lericettedelsecco.blogspot.com