31 dicembre 2005

Capodanno 2006

Auguriamo a tutti i lettori uno straordinario 2006!

Buon appetito,

Lo staff di lericettedelsecco.blogspot.com

30 dicembre 2005

Tagliolini della Secca

Quando si tratta di primi piatti, la Secca arriva in soccorso del Secco, e pronti via mi sfodera un classico dei classici adattissimo per il Cenone di Capodanno:



Tagliolini al Salmone:

Ingredienti per 4 persone:
350g tagliolini all'uovo, 50g di salmone affumicato a fettine sottili, 1/4 l panna liquida, 40 g burro, 1/2 bicchierino di vodka, sale

Tagliate il salmone a striscioline e fatelo saltare in una padella con 20 g di burro per pochi minuti, aggiungete la panna e rigirando col cucchiaio di legno fatela addensare a fuoco molto basso, quindi unite la vodka continuando a rigirare.
Intanto lessate in abbonante acqua leggermente salata i tagliolini, scolateli molto bene e versateli nella padella. Mescolateli con il condimento, aggiungete il restante burro e serviteli caldissimi in una zuppiera precedentemente riscaldata.

Buon Appetito

29 dicembre 2005

Tagliolini per Bastaesserefelici

Rispondo prontamente ad una provocazione!

L'antefatto:
....
BeF: tagliolini scampi e purea di asparagi
Secco: comunque con gli scampi ci vuole la purea di peperoni
....
BeF: no, in cucchiaio d'argento mi dice di asparagi
Secco: cucchiaio d'argento è sorpassato, il secco d'oro ne sa di più
.....
BeF: il sito è tuo, non mio
Secco: necessita la pubblicazione

Il fatto :

Ingredienti per 4 persone: 250 g tagliolini all'uovo, 200 g scampi, 200 g peperoni rossi, 1 cipolla, 2 pomodori maturi sodi, olio d'oliva extravergine, i dl panna, prezzemolo, burro, sale e pepe.

Sgusciare gli scampi, privarli del filo interno e lavarli, dividerlia metà nel senso della lunghezza. Scottare i pomodori, tagliarlia pezzetti dopo averli pelati e privati dell'acqua di vegetazione. Privare i peperoni della pelle mettendoli nel forno caldo per alcuni minuti, dividerlia striscioline.
Appassire il trito di cipolla in una padella unta di olio. Unire pomodori e peperone, aggiustare di sale e pepe. Quando sarà cotto il composto, lasciate raffreddare e passate al passaverdure. Otterrete un composto cremoso che andrete a miscelare molto delicatamente con la panna su fiamma medio bassa. Intanto avrete insaporito gli scampi in una padella con del burro sale e pepe per 3 minuti. Scolate le tagliatelle e condite con la salsa e adagiatevi sopra gli scampi. Cospargete il tutto con una pioggia di prezzemolo tritato.

Buon appetito


rosso privato della buccia e pureizzato diventa un mantello per sir Scampo che a man tratta mi conquista la fettuccina

Leggendario

La Tradizione: Zampone di Modena


Prima che arrivi l'ultimo giorno dell'anno, mi sembra giusto parlare di uno dei prodotti della tradizione culinaria italiana, lo Zampone.

Curiosità storica:
Secondo la tradizione lo zampone fu creato agli inizi del Cinquecento dai cittadini della corte dei Pico di Mirandola per meglio conservare la carne dei maiali, durante il lungo assedio alla città da parte delle truppe di Papa Giulio II della Rovere. Secondo la leggenda tutti i maiali furono macellati per evitare che cadessero nelle mani degli invasori e le loro carni, macinate e insaccate nelle zampe dei suini, diedero vita ad un originalissimo prodotto tipico che ebbe grande successo nei secoli a venire.

Consigli:
Lo zampone, cotto e affettato, si abbina tradizionalmente con le lenticchie, ma anche con fagioli in umido, puré di patate o spinaci al burro e formaggio Parmigiano Reggiano.

Come dicevano sempre i miei nonni, "... méngia al sampòn cal ruspa la furtùna..."!!!!!

26 dicembre 2005

Obelix a S.Stefano

Questo post dovrebbe iniziare con un rutto ma privo di file midi immaginatelo, grazie.
Oggi mi sento come Obelix dopo le mangiate e i brindisi che si sono susseguiti per tutta la settimana pre Natale!!!!

A questo punto la ricetta che vi propongo è uno dei piatti preferiti di Obelix:

Cinghiale al vino rosso:

Ingredienti per 4 persone:
800 gr. di polpa di cinghiale (carrè, spalla o coscia)
Una cipolla
Una costa di sedano
Mezza carota
Un ciuffetto di prezzemolo
8 bacche di ginepro
2 litri circa di vino rosso corposo (tipo dolcetto) di media qualità
Pepe, olio, sale

Tagliare la polpa a pezzi (tipo spezzatino piccolo), ma lasciare intere le costine. Mettere tutto in un contenitore con i gusti (cipolla, sedano, carota) tagliati a pezzettoni, il prezzemolo, il ginepro, il pepe, eventualmente qualche bacca di mirto e coprire di vino. Lasciarlo in infusione 24-26 ore, quindi scolare bene la carne e rosolarla in olio di oliva in una casseruola larga. Quando la carne è rosolata aggiungere i gusti e coprire nuovamente di vino nuovo (possibilmente) e mettere la fiamma al minimo ed il coperchio. Aggiungere poco sale e far cuocere per 4-5 ore. Dopo 4 ore circa estrarre i gusti, passarli al passaverdure e rimetterli dentro. Verso la fine regolate di sale e controllate che la salsa non sia troppo liquida e, volendo esaltare questo gusto, tritate una o due bacche di ginepro ed aggiungetele all'ultimo.

Buon Appetito

21 dicembre 2005

Risottino con il Bruss Laureato


Per festeggiare un neo architetto, ripropongo la ricetta già pubblicata con relative modifiche!!!!!!

Ingredienti ad michiam: Riso Carnaroli del Mulino di Vigevano altrimenti cambiate Blog, vino bianco, cipolla bionda, grana padano, olio di oliva, zafferano, brodo di carne.
Prendete una pentola e scaldatela molto con olio e cipolla tagliata a velo, quando sarà imbiondita versate il riso e accarezzatelo con il cucchiaio di legno, tostatelo e dopo alcuni minuti fate evaporare il vino bianco. A questo punto resterà la cottura a fuoco medio alto con dell'ottimo brodo prodotto da carni con osso (bollito dopo il risottino è come il cacio sui maccheroni), accertatevi che il bollore sia continuo e persistente, aggiungere gradatamente il brodo fino ad ottenere una crema superficiale che andrete a perfezionare a pochi minuti dalla fine con mantecature standard ( zafferano e grana, consiglio mio) o super plus (zafferano, grana e burro, non consiglio, sapore troppo invadente).

Buon Appetito

p.s. per chi si chiedesse che fine ha fatto il bruss dopo la laurea, la risposta è la seguente, starà preparando le croste del formaggio da mettere nel risottino a metà cottura dentro il risotto, solo per veri ghiottoni, da provare!

Tanti complimenti ad un amico che ha realizzato un sogno!!!!

19 dicembre 2005

Gnocchi alla Stevie


Oggi è un giorno importante per Stevie, uno degli amici più cari, il mio "socio" dai tempi del calcio balilla al bar!

Dedico questa ricetta semplice da lui modificata, anzi aromatizzata!

Ingredienti: 900g patate, 1 uovo, 300g farina, sale, burro, 1 spicchio d'aglio

Lessare le patate con la buccia; pelarle ancora calde e passarle con lo schiacciapatate, salarle e aggiungere la farina, l'uovo.
Impastare velocemente sulla spianatoia infarinata, in modo da ottenere un panetto morbido di forma allungata. È difficile dire se le proporzioni suggerite possono andare bene; tutto dipende dalla qualità della patata (come sempre del resto..eheheh). Tagliare delle porzioni e, aiutandosi con le mani, allungarle sulla spianatoia ottenendo dei cilindri spessi un dito da cui si possono tagliare gli gnocchi di 2-3 cm.
Passare gli gnocchi velocemente sui rebbi di una forchetta in modo da sagomarli ulteriormente e disporli su vassoi infarinati in modo da non sovrapporli.
Portare a bollore abbondante acqua salata e versare gli gnocchi.Scolarli non appena risalgono in superficie.
Condirli con burro fuso e formaggio grana (per i tradizionalisti), oppure con burro aromatizzato all'aglio (sono i preferiti d Stevie!).

Buon Appetito a tutti soprattutto al neo Dott. Stevie!

10 dicembre 2005

Cantucci e Vin Santo di Ave


Questo post è dedicato ad una persona che ha lasciato un bel ricordo....

Quando frequentavo i corsi all'università si era soliti pranzare presso una trattoria gestita da toscani, la Trattoria da Ave. In questo posto si sono intrecciati gioie e delusioni universitarie, con piatti tipici della tradizione toscana come i fagioli all'uccelletto, ribollita e fiorentina solo per citarne alcuni..... ci si sentiva a casa ogniqualvolta si varcava la soglia!!!!!

Il Signor Ave alzava il suo capoccione pesante per chiaccherare con noi di frivolezze o per raccontarci alcuni aneddoti.... Un baule ricco di storia, esperienze, amante della buona tavola, o meglio "una buona forchetta", proprio come mi appellò una volta che lo vidi mangiare il suo piatto preferito esigendolo nonostante fosse fuori menù!

Quando il Signor Ave fu invitato al pranzo eterno, io ebbi l'onore di ricevere la sua ultima produzione di Vin Santo conservandola solamente per le occasioni importanti.

L'accompagnamento con i Cantucci è d'obbligo!

Grazie Ave

30 novembre 2005

Violentati dalle Ostriche

Che la cucina sia una mia passione penso lo si capisca dal fatto che co-redigo questo blog insieme al validissimo Secco.
E coltivando questa passione, mi diletto in qualche (non troppe) lettura in merito di cucina.
Vorrei scrvere di un collegamento che ho trovato tra due libri che sto leggendo: Il viaggio di un cuoco, di Anthony Bourdain, e Le ricette degli altri, di Allan Bay.
Il primo, chef francese trapiantato a New York, racconta del suo viaggio intorno al mondo alla ricerca del "Cibo Perfetto", di quel cibo che fa trasalire corpo e anima; il secondo Milanese, di origini Fiammingo (per un sessantaquattresimo)-Piemontesi (e si spiega il cognome Bay), che completa un trittico di libri di cucina (ricette, tecniche e pregiate considerazioni), con un escursus sulle ricette altrui.

Questi due libri, scritti a km di distanza, che riportano avventure diverse, sono uniti da un anello congiungente: l'Ostrica.

Una delle prime nazioni che Bourdain esplora è la Francia, in Normandia, con suo fratello alla ricerca dei ricordi, dei luighi di villeggiatura della sua infanzia. Leggete cosa scrive a proposito dell'Ostrica...
"Cos'è l'ostrica se non il cibo perfetto? Non ha bisogno di preparazione nè di cottura. [...] Fino a pochi secondi prima di sparire nelle tue fauci è un essere vivente, dunque sai - o dovresti sapere - che è fresca. Ti compare come Dio l'ha fatta: cruda, disadorna. [...] E' un cibo primordiale, glorioso. [...] Per quanto mi riguarda le ostriche hanno anche il fascino mistico della memoria, perché la prima che ho mangiato mi ha cambiato la vita. Tutto quello che è successo dopo lo devo a quella prima ostrica: la decisione di fare lo chef, il mio gusto per l'avventura, [...] Tutta colpa di un'ostrica. In senso buono, naturalmente."
Anthony Bourdain ha iniziato così, e non occorrono altri commenti.

Allan Bay è stato vittima della stessa violenza, se così la si può chiamare.
Era un ragazzo Milanese, con abitudini Milanesi: "risotto, pasta al pomodoro, cotolette e arrosto di vitello con le patate fritte", padre e sorella riflettevano le stesse abitudini, la madre un po' meno. E fu lei la pietra dello scandalo.
Se Bourdain fu vittima "in casa in Francia", Bay lo fu "in trasferta in Inghilterra"... leggete...
"Ma il destino bussò alla porta. Una sera i genitori decisero di andare a cena da Simpson’s, sullo Strand, un mitico ristorante nato nel 1828 che propone, oggi come allora, una cucina inglese straclassica. [...] La vista di quella sala, ricca e imponente mi affascinò e mi colpì moltissimo[...] Presto mi rilassai e decisi che ero proprio a mio agio, che quell’ambiente era fatto per me e io per lui. [...]
La mamma ordinò delle ostriche e poi lo straclassico roast-beef, papà non mi ricordo cosa e roast-beef, noi bambini un menù per bambini che ho del tutto rimosso.Quando arrivarono le ostriche le guardai quasi ipnotizzato. Non le avevo mai viste: a casa la mamma non le aveva mai mangiate, ne in un ristorante accompagnata da me. Alla fine la folgorazione e chiesi: me ne fai assaggiare una? Se fossi diventato improvvisamente verde smeraldo a pois rossi i genitori sarebbero stati meno sorpresi.
Mi fu messa una ostrica sul piattino del pane. La annusai, la guardai, la soppesai. Alla fine la assaggiai, molto guardingo, mentre i miei preparavano i sali. Invece, dopo averla mangiata, dissi: buona, sa di mare freddo, una sintesi veramente esemplare, da giornalista di razza."

Che dire? Un grande chef e un grande giornalista gastronomico, due libri interessantissimi, la stessa violenza. Io e il Secco sulla loro scia, pionieri (forse) di una storia già raccontata.
Secco... passami un'ostrica...

28 novembre 2005

Il Galla suona sempre due volte...

Parafrasando un noto film, ho scritto il titolo di questo post che vuole essere un semplice ringraziamento a Stefano Gallarini di Play Radio!

Sabato sera ore 21.40 squilla il cellulare del Secco.

Breve intervista, lericettedelsecco.blogspot.com vola ancora nell'etere alla frequenza di 104.5 MHz !



Ne siamo orgogliosi.
Lo Staff

24 novembre 2005

Stompot, Chiodo e i mulini a vento

Questo post ce lo ha regalato Chiodo, al secolo Alessandro Chiodini, nostro pregiato amico.
Chiodo ci dona una ricetta Olandese, che soleva preparare durante le fredde serate di Utrecht, nella sua cucina al piano terra, con la finestra che dava sul giardinetto freddo e nebbioso.

Chiodo pelava e divideva in quarti 7-8 patate, le poneva in una pentola coperte di acqua e le sbatteva in forno o in cottura a fiamma con coperchio.
Nel frattempo fuori ha iniziato a piovere... e Chiodo tagliava il cuore di mezzo cavolo verde a strisce sottili, e dopo vi ci posizionava sopra mezzo kilo di salsicce affumicate tagliate a fette.
Un'occhiata sconsolante alla finestra appannata... fuori fa decisamente freddo.
Uniti cavolo e salsicce alle patate, le si lascia cuocere a fuoco moderato, con coperchio, finché patate e cavolo non siano sufficientemente soffici per essere mangiati.
Servire tutto con l'acqua di cottura.

Questa tipica ricetta Olandese molto popolare durante la seconda guerra mondiale, si preparava principalmente perchè le patate erano un buon riempitivo e le salsiccie una proteina a buon mercato. Girando i Paesi Bassi, tra un mulino e l'altro, può capitare di trovare diverse varianti di questa ricetta, usando altri tipi di verdura come cipolle, carote e fagioli.

Qui a Utrecht fa freddo, piove, ma "questa minestra scalda il corpo e l'anima". (cit. Allan Bay)
Qui a Utrecht fa freddo, piove. Passami il fumo...

21 novembre 2005

Il nocino col Galla

Che bello godersi una cena e degustare un ottimo nocino modenese come digestivo.
Questo ero io, ieri sera, nella taverna di Maria insieme a pochi ottimi amici.
La voce dello speaker della radio si confondeva con le nostre chiacchiere e la musica era il tappeto del nostro convivio.

Suona il mio telefono. E' Stefano Gallarini, di Play Radio.
Mi vuole intervistare un paio di minuti su questo sito.
Il Galla, come qualcuno lo chiama, mi tiene un paio di minuti in attesa e si va in diretta.
Parlo del Gatto per Silvia e del Risottino con Bruss, degli spaghetti del Fanton...
E mi gusto il nocino, soddisfatto per l'intervista.

Come promesso a Stefano, ecco il nocino, sacro liquore preparato dall'ORDINE DEL NOCINO MODENESE DI SPILAMBERTO.

Per ogni litro di alcool (95°) vanno raccolte 30 noci verdi, operazione da eseguire la notte tra il 23 e il 24 Giugno, giornata in cui si ricorda S. Giovanni Battista.
In questo periodo le noci attraversano il pieno del periodo balsamico e il loro mallo è più che mai profumato.
Le noci vengono tagliate e sminuzzate nel mortaio, e successivamente poste all'interno di una piccola damigiana, insieme a chiodi di garofano, cannella scorza di limone, chicchi di caffè.
L'infusione dura almeno 60 giorni, al termine dei quali si aggiunge lo sciroppo di acqua e zucchero, e si lascia stagionare fino a Novembre.
Mentre a Novembre fuori fa freddo, è un piacere aprire la damigiana, filtrarne il contenuto, imbottigliare il nocino e, perché no, assaggiarne un po'...
Anche se è bene ricordare che va consumato a Natale.
Prosit.

20 novembre 2005

I Fanton spaghetti



Questa ricetta è dedicata ad un caro amico.

Quando il Secco pensava di aver raggiunto la perfezione nella preparazione di uno dei piatti tipici della tradizione italiana "Aglio, olio e peperoncino", lo colse fatal sospiro nel sentir modifica T.
Premessa:
Introduco uno dei segreti più antichi nella tradizione culinaria italiana: la modifica T, di cui Fanton ne era custode proprio come il Cavaliere del Santo Graal in Indiana Jones. Infatti Indiana Secco, arrivato al cospetto di Sir Fanton vide la povertà del segreto e non si fece abbindolare da altre più scintillanti modifiche... scelse bene e portò alla luce il segreto che vi vado a presentare....

Scaldare bene una padella con dell'olio extra vergine di oliva, uno spicchio d'aglio privato dell'anima, un peperoncino rosso fiammante. Quando sarà dorato leggermente l'aglio unire del pane grattato e spegnere subito la padella, così facendo la temperatura della padella dorerà le briciole di pane in modo da rendere friabile lo spaghetto che avrete cotto in abbondante acqua salata. Mescolate bene e portate in tavola. (Il prezzemolo lo uso solo per dare colore al piatto, tritato per me è troppo invasivo)

Buon appetito

Grazie di tutto Sir Fanton!

17 novembre 2005

Gato ala Visentina, il preferito di Silvia.

A Silvia, la mia ragazza, originaria di Trissino (VI).
Andrea

Se gavi deciso de farlo in tecia, ocore prima de tute che serchê de vedare qualo ch'el ze quelo pì in carne, sperando de intivarghene uni che n'ol gai superà i do ani de età e che la so parona la ve gabia fato on dispeto tempo indrio.

Na bona matina tolì su el s'ciopo e vê fora bonora, disendo in casa ca vê ciapare on bigolo de aria fina. Mejo de tuto saria ch'el dì prima gavesse fato na bela nevegada, da quela che resta par tera quindase dì.

Apena ca ociê el gato in parola fê finta de gnan vedarlo; scondive de drio on canton, carghê el s'ciopo e fê quelo che gavi da fare. Portevelo casa rento la sporta de la spesa; par strada saludê tuti e a chi che ve domanda cossa ca gh'in fê del s'ciopo, disighe ca si na a trarghe a on pantegan.

Na volta rivà casa sarê ben el cancelo, nê in te l'orto e pichê su s'on palo el gato, verzighe la pansa cofà on conejo e tireghe fora tute le buele teghendo da parte el figà. Tajeghe via la testa e deghela al can.

Scavê desso na busa ne la neve, metive rento el gato e po coersila da novo. Vê in casa, metì in giassara el figà del gato in na scudela e vê in seciaro a lavarve le man fa Ponsio Pilato e pò da l'osto a bevarve un goto. Al sabo vê confessarve e la domenega a tore la Comunion!

Lassê el gato soto la neve par oto giorni, stasendo sempre tenti ch'el sia ben coerto e ch'el can resta ligà a caena. Dodase ore prima de metarlo su in tecia tirelo fora da la busa e ch'ol ze deventà tenaro, pelelo e lavelo puito, lassandolo pò tacà a sgiossarse.

Felo a tochiti e metili in ona piana co na siola, na carota, na gamba de seino, on spigolo o do de ajo, el tuto trità, treghe rento anca do foje de doraro qualche gran de pevare e quatro-sinque de denevre, on spisigon de droghe e quanto sale ch'el basta. Neghelo de vin bianco pitosto seco e desso metilo in te la moscarola in caneva a marinarse par tuta la note.

La matina scolê i tochi de carne dal vin, sugheli puito e feli rosolare in on antian co'n poco de ojo. Co' i gà ciapà a colore caveli via da l'onto e vodê fora quelo che ze restà, pestê fina na siola, on pugneto de parsimolo e on spigolo de ajo, po metì tuto ne l'antian co' na s'cianta de buro e ojo zontandoghe dele fojete de salvia e on rameto de rosmarin. Lassê sfritegare e po metì rento i tochi de gato.

Dopo diese minuti buteghe insima anca quatro-sinque pomodori pelà pena verti, o se no on poca de conserva. Missiê col guciaro de legno, zonteghe on biciere de vin bianco e uno de rosso. Metighe su el coercio e fê cusinare par on'ora e mesa o dô, bagnando co del brodo se se suga massa.

A la fine unighe el figà trità, metì i tochi de gato col so pocieto sol piato e porteli in tola compagnandoli co' la polenta calda. Disighe ch'el zê conejo nostran, slevà a erba e farinasso e vedarì che rassa de figuron che farí. Co' i ga ben magnà e bevù, servighe, insieme co la graspeta, la novità.....

14 novembre 2005

Divin Paté


... che ne dite di deliziarvi con del patè di olive nere?

Lasciatevi coccolare dall'ondata di gusto della polpa di olive nere, non resisterete ai profumi intensi che sprigionerà nella vostra bocca.

Ideale per iniziare una cenetta romantica a lume di candela con il vostro Amore!

Ora,.....lasciate spazio alla fantasia!


Buon appetito

Pasta alla cenere

Lasciate sciogliere del gorgonzola in un pentolino imburrato.
Unite il paté di olive nere, fino ad ottenere un composto grigio-cenere.
Questo è un semplice quanto delizioso condimento per un ottimo piatto di pennette rigate.

Ri-buon Appetito.

Dimenticavo: una sgrullata di parmigiano grattuggiato sul piatto.
Adesso è perfetto.

13 novembre 2005

L'Olivo e i suoi frutti


E'una domenica silenziosa, fredda....cammino lento e mi affaccio alla finestra, vedo l'Olivo, maestoso, imponente.....

...e subito scrivo....

L'importanza sociale ed economica ed il prestigio culturale dell'olivo accompagna le conquiste più significative delle civiltà mediterranee antiche. Personaggi famosi, divinità, grandi inventori, legislatori e imperatori ed altri rimasti sconosciuti sono i protagonisti di queste vicende.

Vicende che fanno riflettere e ci fanno apprezzare ancora di più un semplice tozzo di pane casareccio con un filo di olio extravergine di oliva.

Ideale come antipasto!

Buon appetito

07 novembre 2005

Minestrone della Nonna

Questa sera nella mia mente sono riemersi ricordi bellissimi!

Tornando a casa immerso nella nebbia, umido intorno, l'aria aveva un profumo quasi di selvatico quasi come a ricordare che alcuni animali stanno andando in letargo e come natura insegna fanno scorte per la stagione rigida che li attende!


Inevitabilmente tutto questo mi ricorda l'infanzia e i bellissimi momenti trascorsi con i miei nonni, il profumo delle verdure e dei legumi che prendono calore dai ceppi roventi che scaldano la stufa in quella stanza che odora di storia, i racconti della Guerra, gli amori giovanili, le lacrime, la fatica, la fame, l'orgoglio di vivere!

Una lacrima scende sul mio viso sulle note di La lecon de Piano di Michael Nyman.

W la Vita

02 novembre 2005

Sushi alla Maurenji


Questo è un post che si discosta dagli altri perchè è un appello a pubblicare la vera arte del Sushi e Sashimi!!!!

Non mi sento all'altezza di divulgare consigli su questa arte, ma semplicemente invoco Sensei Maurenji a diffondere nel web i dettami di questa tendenza culinaria.

Con la speranza che il mio post non sia stato vano,

Oss

p.s. nel frattempo cominciate a respirare aria di oriente http://www.karatefabozzi.com/

30 ottobre 2005

Il Wok della Secca


Il regalo più bello che ho ricevuto negli ultimi tempi è senza dubbio il Wok!

Il Wok è una pentola straordinaria, diversa dalle comuni pentole. Risulta uno strumento semplice, innovativo e funzionale per creare nuove ricette, scoprire nuovi gusti e ampliare gli orizzonti della cucina.....

Bastano solamente aglio, peperoncino e zenzero finemente tritati con l'aggiunta di poco olio per costruire una base fondamentale per creare appetizers, primi e secondi che manderanno in visibilio i vostri ospiti.

La cucina italo-cinese, termine che amo molto poichè non rinucerei mai al nostro olio d'oliva, ai nostri peperoncini, per fare solo qualche esempio, è frutto della fantasia, è arte in tavola, è puro estro.... Sbizzarritevi prendendo spunto dalle ricette cinesi e ad adattarle al vostro palato tipicamente europeo, o più precisamente italiano!!!!


Due suggerimenti:
  1. scaldare molto bene il wok prima di aggiungere qualsiasi alimento
  2. ricordare di ungerlo con olio dopo il lavaggio e l'asciugatura.

    Idea: tagliate a striscioline del manzo tenero e un peperone rosso, saltate nel condimento base e avrete già un piatto stuzzicante, semplice e ad effetto!!

    Buon appetito

    Grazie Secca!

25 ottobre 2005

Risottino con Bruss

Chiedo scusa per aver aspettato così tanto per aggiornare il Blog, ma il Secco era in Tibet per ricercare nuove erbe per i suoi risottini.......... a proposito!

Sono preoccupato....

Pubblico questa ricetta per un futuro Architetto alla ricerca della propria identità.
Siamo tutti con te, ci mancano le tue "tro_ate" (comprate almeno una vocale)!!!!!!!

Ingredienti ad michiam: Riso Carnaroli del Mulino di Vigevano altrimenti cambiate Blog, vino bianco, cipolla bionda, grana padano, olio di oliva, zafferano, brodo di carne. Le quantità sono delle pure illusioni, dopo il Tibet ho scoperto che tutto è dentro di noi e che noi siamo tutto, porca vacca è meglio che vado a ricoverarmi con il mio fido amico......

Prendete una pentola e scaldatela molto con olio e cipolla tagliata a velo, quando sarà imbiondita versate il riso e accarezzatelo con il cucchiaio di legno, tostatelo e dopo alcuni minuti fate evaporare il vino bianco. A questo punto resterà la cottura a fuoco medio alto con dell'ottimo brodo prodotto da carni con osso (bollito dopo il risottino è come il cacio sui maccheroni, spunti per prossimi post), accertatevi che il bollore sia continuo e persistente, aggiungere gradatamente il brodo fino ad ottenere una crema superficiale che andrete a perfezionare a pochi minuti dalla fine con mantecature standard ( zafferano e grana, consiglio mio) o super plus (zafferano, grana e burro, non consiglio, sapore troppo invadente).

Buon Appetito

p.s. per chi si chiedesse che fine ha fatto il bruss, la risposta è la seguente, starà preparando le croste del formaggio da mettere nel risottino a metà cottura dentro il risotto, solo per veri ghiottoni, da provare!

08 ottobre 2005

Straccetti di Struzzo al Rosso di San Severo

PREMESSA
Sono contrario a poche cose, ma per me la Knorr potrebbe fallire domani.
I dadi potrebbero non esistere, come non hanno ragione di vita i granulari.
Ma nonna Sabrina li ama. Quindi... INGREDIENTI.
(per 2 persone con media fame, o 3 persone con poca fame, o 30 persone in clinica di dimagrimento, di cui 2 infermieri che mangiano e 28 clienti che guardano e pagano).

Dicevo... INGREDIENTI:
- 400 g di filetto di Struzzo
- 4 bicchieri di Castrum Rosso di San Severo
- farina bianca, sale fino, sale grosso, olio e.v.o. q.b.
- 1 cucchiaino di Brodo granulare alle verdure
- 1/2 l di acqua
- 150g Polenta Valsugana

PROCEDIMENTO
Versare 2 bicchieri di vino e berli con il proprio partner.
Quale miglior aperitivo?
Poi un bacio, e si comincia.
Tagliare il filetto a straccetti, salarlo e passarlo nella farina.
Scaldare in una casseruola un cicinin d'olio evo e far rosolare gli straccetti.
Unire i rimanenti 2 bicchieri di vino rosso, il granulare, e salare se necessario.
Far ritirare la base di cottura a fuoco dolce, regolando di acqua, fino ad avere una salsa vellutata.
Per la polenta, procedura standard: acqua a bollore, farina as raining, e mescolatura con cucchiaio di legno in modalità "never stop".
Servire la polenta come vuoi, a chi vuoi, con sopra possibilmente gli straccetti e la crema, vista la sbatta precedente.

04 ottobre 2005

Bucatini alla Giorgione

Questa è una dedica ad una persona che mi manca tanto!

Ingredienti per 4 persone con appetozzo: 500 Kg di Bucatini, 1 cipolla bionda, 3 fettone de guanciale, pomodori pelati, peperoncino, pepe, sale, pecorino grattuggiato as raining.

Dovete pensare di essere nel centro Italia, nell'ombelico del gusto italico, nella tradizione popolare stile Sora Lella. Gli ingredienti sono poveri ma fusi insieme fanno un piatto ricco, ricchissimo e godereccio. Prendete una pentola e riempitela d'acqua, salate quando ci sarà bollore. Nel frattempo dovete scoltellare il guanciale e saltarlo in padella con il peperoncino. Il guanciale farà già da condimento quando sciolto, quindi per affrettare la tempistica vi consiglio la copertura della padella per alcuni minuti. Quando ben rosolato buttate in ordine una spruzzata di vino bianco che ammorbidisce e la cipolla tritata. Non aspettate tanto e buttate i pomodori pelati in base al grado di rossore che preferite. Salate a piacere. Scolate i bucatini e fate fare 4 salti con la salsa. Nel piatto non dovranno mancare il pepe, il pecorino e un panino.

"Che c...o c'entra il panino?"

Per la scarpetta che vi gusterete con l'immancabile sugo rimasto sul fondo del piatto, una goduria che sbeffeggia il bon ton ma che appaga i sensi!!

Buon Appetito

22 settembre 2005

Il Re.

Il sovrano incontrastato del blog.
il Secco.
Vi siete già innamorati di lui?

21 settembre 2005

Triglie al Masellis

Ingredienti per 2 persone: 4 triglie di scoglio, farina 00, sale, pepe, 1 scatoletta di tonno in scatola, burro o olio.

Questa ricetta è la tipica ricetta del double face double race, mi spiegherò meglio......
Prendete le triglie, evisceratele, squamatele e infarinatele, disponendole in una padella molto calda, antiaderente se possibile con il burro (o olio per i salutisti come me). La regola del Secco prevede per triglie piccole la 2 X 2, ovvero 2 minuti per parte a fiamma alta in modo tale che la carne del pesce custodisca tutto il sapore del mare racchiusa da una fragranza decisa del croccante superficiale. Salate e pepate q.b. Disponete nel piatto di portata. Attenzione che il Masellis nel frattempo vi avrà formattato il pc e installato la nuova versione Debian GNU Linux. A questo punto non vi rimane che proporgli una scatoletta di tonno per rimettere le cose a posto e andarsene fuori dai maroni perchè voi vorrete mangiare le vostre triglie perchè fredde fan cagare..........


Buon appetito

20 settembre 2005

La Regina Cipolla

Dopo numerose pressioni del mio socio mi accingo a scrivere con panza piena il piatto che or ora ho appena gustato...... Signori e Signore, ehm....ehm.... Ladies and Gentlemen ..... Le Sorelle Cipolla ...... non sono le sorelle Kesler o come cavolo si scrive ......ma la Rossa e la Bionda come noi Playboys del mestolo usiamo dire prima di "sbatterle" selvaggiamente sul tagliere e farle a pezzi sotto la lama inesorabile del nostro Miracle Blade serie Perfetta "Rock 'n Chop"...... Dovete sapere che lo Chef Tony lo conosco da quando eravamo iscritti al torneo della Pelota Basca del quartiere nel lontano 85 anno della grande nevicata ricordate ???

"Suupa cui siull"

Ingredienti per 4 persone: 1 kg cipolle bionde, 40 g di burro, 1.5 l di brodo di carne, emmenthal a fette, pane casereccio, sale q.b.

Come vedete ingredienti semplici, ma proprio per questo l'esecuzione del piatto richiede quel garbo, quella delicatezza, quell'occhio clinico che solo l'esperienza può dare. Mettete in una pentola di terracotta il burro a fuoco basso, appena sciolto lo ricoprite con la cipollata tagliata grossolanamente, salate e coprite il tutto e controllate ogni tanto che non si attacchi al fondo aggiungendo se occorre del brodo. Trascorsa 1 ora il composto si sarà addensato. A questo punto subentra la magia del fuoco alto dopo aver versato il restante brodo. Quando vedrete il composto denso, mettete le porzioni nelle terrine e passate in forno per 15 minuti a 200 °C . Nel frattempo preparate in forno delle fette di pane e sciogliete sopra a fine tostatura l'emmenthal a fette. Quando la libidine di questi aromi vi avrà inebriato è giunta l'ora di aprire il forno e far convolare a nozze, marito ( fetta di pane con formaggio fuso) e moglie ( cipollata) ....

Buon appetito

16 settembre 2005

Il Panino Perfetto

Non è il panino, non è il ripieno, ma è lo stato d'animo.
Oggi il solito allenamento in palestra, in pausa pranzo.
Quando torno il solerte Andrea mi fa trovare il sacchetto di carta contentente quello che poi si rivelerà il miracolo.
Apro il sacchetto, candido, con un insieme di foga, cura, appetito, stanchezza, curiosità.
C'è anche la carta stagnola, o alluminio che dir si voglia.
Carezzo il fagottino per aprirne l'involucro e si sprigiona il profumo.
Aroma di grana e bresaola.
Alla vista la forma perfetta... mezza ciabatta di cottura abbondante, marrone piuttosto scuro, con una spolverata di farina sopra. E questo è "solo" il pane.
Il taglio longitudinale custodisce, quasi a dosarne la bellezza, una settantina di grammi di bresaola e grana, con foglie di rucola che esondano dalla sagoma del panino.
Il gusto chiama. Il gusto di fa sentire. Ho dato all'olfatto, al tatto, alla vista... e il gusto?
Il Senso Sovrano.
Addento quel ben di Dio. Crocca sotto il mio primo morso.
Ecco un piacevole intruso. Pepe.
Si, perché l'interno del "miracolo del forno" era cosparso di divina tritura di bacche di pepe.Esplode il profumo del grana, il gusto animale della bresaola, l'amaro, il veleno del gusto, della rucola.
E così, morso dopo morso, mai uguali, qui più grana, qui più bresaola, il tappeto di pepe e rucola, fino alla fine.
Bravo Cino. Così si fanno i panini!
E bravo Andrea, così si mangia un panino.

14 settembre 2005

Ricetta n° 0

"Perchè la prima ricetta è stata scritta per una persona sola?????"

La risposta a questo quesito è che queste ricette dovevano far parte di una rubrica per pendolari e per colpire anche quella fascia sempre più numerosa di single in carriera avevo pensato che poteva essere interessante il dosaggio singolo, la ricetta sicuramente non è semplicissima ma d'effetto.....

Ricetta N°0 del Secco

Ingredienti: Passione - Prontezza - Creatività ;
Mi prendete la Passione, non il frutto ma tutta la pianta, la spadellate con salsa Prontezza, quando raggiungete il Sesto Senso, spolverizzate di Creatività. Eccovi pronto il Re dei Piatti. Successo assicurato!!!

Buon Appetito

12 settembre 2005

Così per scherzo...

Tutto incominciò qualche anno fa sulla linea Mortara-Milano.... così per scherzo, proprio come il titolo di questo post!!!
Mi ritrovo solo ora, a pubblicare una ricetta che doveva far parte di una rubrica...

Grazie Andrea!

Prossimamente sveleremo tutti i retroscena di questa nuova fantastica avventura,
Buon Appettito


Gamberi al curry con riso pilaf

Ingredienti: (dose per 1 persona)Code di gamberi, già sgusciate g 150 - carciofi a spicchi, già puliti g 150 - riso g 80 - porro mondato g 15 - burro g 10 - scalogno - curry - cipolla - alloro - chiodo di garofano - sale Mi prendete una casseruola e versateci il riso, copritelo con g.200 di acqua calda e insaporitelo con mezza cipolla steccata con un chiodo di garofano, una foglia d'alloro e un pizzico di sale. Passate il riso nel forno già a 200°, incoperchiatelo e fatelo cuocere fino a quando mi avrà assorbito tutta l'acqua. Ponete a lessare i carciofi, in acqua leggermente salata. Intanto tritate mezzo scalogno insieme con il porro e poneteli ad appassire nel burro. Unite le code di gamberi, salatele e fatele rosolare a fuoco vivo poi bagnatele con mezzo mestolo d'acqua calda. Tenete sul fuoco la preparazione per 1', quindi insaporitela con mezzo cucchiaio di curry; mescolate e spegnete la fiamma. Questa è la parte fondamentale: in un piatto sistemate il riso, le code di gamberi sgocciolate e gli spicchietti di carciofi lessati, disponendomele a castello. Irrorate con il fondo di cottura dei crostacei come se piovesse e servite, guarnendo il piatto a piacere.