Domenica è stata una giornata emozionante!
Una grande tavolata si è raccolta attorno a Gio per una festa a sorpresa. Luogo prescelto, La Fornasetta da Zeno (Milano), un locale rustico, dove tavolate di famiglie si riuniscono per passare insieme la domenica, abbuffandosi di prodotti caserecci e vino in quantità....
(diciamo che la quantità è preferita alla qualità!)
Ma non sono qui per parlare tanto di cibo, visto che potete trovare il menù completo nel sito, quanto di un arrivederci anzi Arrivederci visto che il nostro Gio ha deciso di valicare le Alpi e di andare a lavorare in Germania, precisamente a Brema.
Mi piace pensarlo errante proprio come i musicanti di Brema, che si portano dietro quella semplicità, quel buon umore e quel pizzico di malinconia che rende più riflessiva la partenza; alle volte si ha la fortuna di conoscere delle persone interessanti che ti lasciano qualcosa,....
...perchè non trasmettere questa emozione ad altri???
Grazie di tutto Gio
Auf Wiedersehen
21 giugno 2006
19 giugno 2006
Salamin d'la Duja
Come promesso, ecco una paio di informazioni circa i Salamin d'la Duja.
Sono salamini suini di circa 3 etti l'uno, con un impasto a grana media, che vengono conservati sotto grasso di maiale e prendono il nome dall'orcio di terracotta, in dialetto delle nostre parti "duja", all'interno del quale vengono stagionati.
Vengono preparati a gennaio all'uccisione del maiale, conditi con sale e pepe e insaccati in budello di manzo. Vengono fatti asciugare e stagionare per un mese e poi messi sotto strutto e conservati in locali freschi, generalmente in cantina.
Questo metodo di conservazione é caratteristico delle zone umide e basse, per natura non vocate alle lunghe stagionature. Ma questo ingegnoso espediente conferisce ai salamini caratteristiche organolettiche uniche ed inimitabili. Infatti rimangono molto morbidi, fragranti e leggermente piccanti a fine conservazione.
Il salam d'la duja va consumato dopo 7-8 mesi, e come dice un proverbio lomellino
Rappresenta un ottimo antipasto, o un insostituibile ingrediente delle robuste merende sull'aia di casa del Secco.
Sono salamini suini di circa 3 etti l'uno, con un impasto a grana media, che vengono conservati sotto grasso di maiale e prendono il nome dall'orcio di terracotta, in dialetto delle nostre parti "duja", all'interno del quale vengono stagionati.
Vengono preparati a gennaio all'uccisione del maiale, conditi con sale e pepe e insaccati in budello di manzo. Vengono fatti asciugare e stagionare per un mese e poi messi sotto strutto e conservati in locali freschi, generalmente in cantina.
Questo metodo di conservazione é caratteristico delle zone umide e basse, per natura non vocate alle lunghe stagionature. Ma questo ingegnoso espediente conferisce ai salamini caratteristiche organolettiche uniche ed inimitabili. Infatti rimangono molto morbidi, fragranti e leggermente piccanti a fine conservazione.
Il salam d'la duja va consumato dopo 7-8 mesi, e come dice un proverbio lomellino
salm d'la duja l'é no bon fin a quand no l'à ciapà el tron(il salame 'd la duja non é buono fino a quando non ha preso il tuono): si consuma quindi a partire da fine agosto-settembre, quando l'arrivo dei primi temporali scandisce la fine dell'estate e l'imminente arrivo dell'autunno.
Rappresenta un ottimo antipasto, o un insostituibile ingrediente delle robuste merende sull'aia di casa del Secco.
15 giugno 2006
Sagra delle Cipolle
Lo scorso fine settimana, come già anticipato precedentemente, si è svolta
nella Piazza della Fiera di Breme (PV) la ventiquattresima edizione della Sagra della cipolla rossa, dalle ore 19.00 alle ore 24.00: una mostra mercato del prodotto tipico locale, con tanto di degustazione di piatti tipici a base di cipolla rossa di Breme, sigulla in dialetto. Questa particolare varietà di cipolla detta la dolcissima grazie al suo sapore persistente ma pacato viene coltivata da sei produttori nel territorio circostante il comune di Breme ancora con le stesse tecniche usate dai monaci di Novalese e che si trasferirono in questa cittadina nel 906 d.C..
Ogni anno ne vengono prodotti circa 200 quintali: i semi dopo essere stati messi a bagno, con luna calante, in sacchi di iuta, vengono fatti germinare e seminare in vivaio. Dopo un breve periodo le piantine sono finalmente trapiantate in campo, nei pochi terreni verso la golena che da secoli accolgono questa coltura. Il tempo della raccolta giunge a partire da giugno e si protrae per circa due mesi.
Prodotti degustati da mio fratello e dalla sua banda sono stati: frittata con cipolle, cipolle e fagioli in insalata, polenta con cipolle, cipolle e nervetti, grigliata mista con cipolle.............
Un digestivo è d'obbligo!
nella Piazza della Fiera di Breme (PV) la ventiquattresima edizione della Sagra della cipolla rossa, dalle ore 19.00 alle ore 24.00: una mostra mercato del prodotto tipico locale, con tanto di degustazione di piatti tipici a base di cipolla rossa di Breme, sigulla in dialetto. Questa particolare varietà di cipolla detta la dolcissima grazie al suo sapore persistente ma pacato viene coltivata da sei produttori nel territorio circostante il comune di Breme ancora con le stesse tecniche usate dai monaci di Novalese e che si trasferirono in questa cittadina nel 906 d.C..
Ogni anno ne vengono prodotti circa 200 quintali: i semi dopo essere stati messi a bagno, con luna calante, in sacchi di iuta, vengono fatti germinare e seminare in vivaio. Dopo un breve periodo le piantine sono finalmente trapiantate in campo, nei pochi terreni verso la golena che da secoli accolgono questa coltura. Il tempo della raccolta giunge a partire da giugno e si protrae per circa due mesi.
Prodotti degustati da mio fratello e dalla sua banda sono stati: frittata con cipolle, cipolle e fagioli in insalata, polenta con cipolle, cipolle e nervetti, grigliata mista con cipolle.............
Un digestivo è d'obbligo!
10 giugno 2006
Spaghetti alla bottarga
Per chi ama la semplicità, la velocità di esecuzione e un gran risulato!
Ingredienti per 2 persone:
200 spaghetti
4 cucchiaini di bottarga
1 manciata di prezzemolo
1 spicchio di aglio
4 cucchiai di olio extra-vergine di oliva
Preparazione:
Prendere un tegamino. Versare olio extra-vergine di oliva. Tritare il prezzemolo finissimamente, stessa cosa per l'aglio. Mettere la bottarga, poi soffriggere il tutto per circa 50 secondi.
Un attimo prima di scolare gli spaghetti scaldare il tegamino e successivamente buttare gli spaghetti dentro il tegamino per farli rapprendere bene dentro il sughetto per circa 2 minuti.
Spegnere il fuoco ed è pronto da servire in tavola.
Provenienza:
Sardegna
Vino da abbinare: Vermentino di Gallura
Buon appetito
Ingredienti per 2 persone:
200 spaghetti
4 cucchiaini di bottarga
1 manciata di prezzemolo
1 spicchio di aglio
4 cucchiai di olio extra-vergine di oliva
Preparazione:
Prendere un tegamino. Versare olio extra-vergine di oliva. Tritare il prezzemolo finissimamente, stessa cosa per l'aglio. Mettere la bottarga, poi soffriggere il tutto per circa 50 secondi.
Un attimo prima di scolare gli spaghetti scaldare il tegamino e successivamente buttare gli spaghetti dentro il tegamino per farli rapprendere bene dentro il sughetto per circa 2 minuti.
Spegnere il fuoco ed è pronto da servire in tavola.
Provenienza:
Sardegna
Vino da abbinare: Vermentino di Gallura
Buon appetito
07 giugno 2006
Il senso del piacere
Sontuosi banchetti? Cibi prelibati? Delizie del palato?
Oggi il Piacere l'ho trovato in un simpatico pranzo con Silvia, a mangiare insalata di riso nelle ciotole di plastica, all'ombra di un albero in un parco di Milano.
Il tutto condito con i suoi sorrisi e qualche bacio.
Nonostante lo smog, a Milano il Piacere lo si trova ancora.
...e senza pagare servizio e coperto.
Oggi il Piacere l'ho trovato in un simpatico pranzo con Silvia, a mangiare insalata di riso nelle ciotole di plastica, all'ombra di un albero in un parco di Milano.
Il tutto condito con i suoi sorrisi e qualche bacio.
Nonostante lo smog, a Milano il Piacere lo si trova ancora.
...e senza pagare servizio e coperto.
03 giugno 2006
Branzino al sale
Ingredienti:
2 spicchi di aglio
pepe
prezzemolo
2 chili di sale grosso
timo
2 branzini
Preparazione:
Tagliare la parte inferiore dei pesci, estrarre le interiora e sciacquare il ventre. Riempire le spigole con il timo, il pepe, il prezzemolo e l'aglio. In una teglia da forno, mettere sul fondo un chilo di sale grosso, adagiare i pesci e coprirli con il resto del sale. Mettere nel forno, preriscaldato alla temperatura di 180°C e cuocere per circa 50 minuti. Per controllare la cottura del branzino, evitare di coprire l'occhio del pesce con il sale, infatti, non appena l'occhio diventerà bianco, la cottura sarà ultimata.
Note:
1) Spigola=Branzino
2) Accompagnare con salsa Bercy
Buon appetito
2 spicchi di aglio
pepe
prezzemolo
2 chili di sale grosso
timo
2 branzini
Preparazione:
Tagliare la parte inferiore dei pesci, estrarre le interiora e sciacquare il ventre. Riempire le spigole con il timo, il pepe, il prezzemolo e l'aglio. In una teglia da forno, mettere sul fondo un chilo di sale grosso, adagiare i pesci e coprirli con il resto del sale. Mettere nel forno, preriscaldato alla temperatura di 180°C e cuocere per circa 50 minuti. Per controllare la cottura del branzino, evitare di coprire l'occhio del pesce con il sale, infatti, non appena l'occhio diventerà bianco, la cottura sarà ultimata.
Note:
1) Spigola=Branzino
2) Accompagnare con salsa Bercy
Buon appetito
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